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lunedì 3 marzo 2008

QUARANTASEI - Marzo -







Mark Cardillo: frattura della mandibola

Mark Cardillo


Chi rimpiazzerà il rimpiazzatore?
Questa è la domanda che sorge spontanea subito dopo il sentimento di dispiacere per ciò che è successo a questo ragazzo sul campo del Novara.

In un duro scontro durante una "trappola" con un giocatore della Juve '98 il neoacquisto dei rossoblù ha avuto la peggio riportando la frattura composta a destra e scomposta a sinistra della mandibola.

Da quanto appreso dal forum della Juve '98 Mark verrà ricoverato domani ed il chirurgo deciderà sul da farsi.

Non ci voleva, prima di tutto per lui.
Secondariamente non dimentichiamo che questo giovane italoamericano è il rimpiazzo di Mariano Drago, interbase che quest'anno sarà per un po' di tempo lontano dal campo.

Chi sostituirà il sostituto allora?

Ma adesso non è ora per calcoli burocratici.
A Mark auguro la più veloce guarigione e soprattutto la più profonda serenità d'animo per affrontare i comprensibili problemi dei prossimi mesi.

Ti siamo tutti vicini.

Vittoria sprecata?

Il Milano 1946 in campo © Francesco Bizzini


Si poteva vincere? Certo.
Abbiamo vinto? No.

Partiamo dal presupposto che gli allenatori del Milano 1946 ne sanno di baseball molto di più che il sottoscritto.

Partiamo dal presupposto che se prendono delle decisioni ci sarà un motivo.
Però, però mi si deve spiegare il senso di scelte che paiono essere più che discutibili.


Le api d'Avigliana © Francesco Bizzini

Riassunto: Milano vinceva 9 a 1 sulla quotata Avigliana tenendola sotto come non mai su tutti i fronti. Il buonissimo pitcher Corba scende dal monte per un meritatissimo riposo. Sale sul monte il giovanissimo Girasole. Parte l'inizio della fine.

Basi ball, colpiti, valide a raffica ed un pesante home run da due punti che si va a schiantare sui cartelloni pubblicitari oltre la recinzione.


Giancarlo Mangini al commento © Francesco Bizzini

Scagliarsi contro il giocane lanciatore sarebbe ingiusto.
Memore delle difficoltà che ho avuto nel giocare a baseball sarebbe veramente cattivo pepetuare una sorta di gogna per Girasole.

Il pitcher ventunenne è un buon lanciatore.
Semplicemente però è ancora immaturo per una lega come quella di A2 dove se piazzi la palla lenta in mezzo al piatto te la spediscono sulla luna.

Quindi cosa si poteva fare?
Secondo me si poteva metterlo sul monte per fargli imparare qualcosa, togliendolo subito però dopo che, piegato dai battitori dell'Avigliana, s'è perso nella mestizia.


Il Kennedy dalla cabina di commento © Francesco Bizzini


La sua sofferenza sul mound è magari propedeutica per la sua crescita, però il Milano deve prendere fiducia per quel poco che può portare a casa visto la preparazione scarsa che ha avuto.

Una vittoria avrebbe giovato al morale.
Oltretutto che i 46 avevano dimostrato in campo di essere solidi e in battuta velenosi.

Insomma, una bella partita, facilemente chiudibile, butatta alle ortiche.
Unico punto positivo: l'aver sostato in cabina di commento con il commentatore di Rai Sport Giancarlo Mangini.

Esperienza, tutta esperienza.


Stop a Codogno: il Kennedy paga?




Il Milano cade in casa del Codogno per 7 a 0, infondo è precampionato si direbbe.
Invece forse il problema è rintracciabile nel campo storico dei ragazzi rossoblù.
Si, anche quando non c'entra alla fine il caro vecchio campo di Baggio fa pesare la sua latitanza.

Latitanza strutturale.
Latitanza psicologica.
Latitanza burocratica.

Il Milano 1946 non ha respirato l'aria del diamante come una squadra di A2 avrebbe dovuto.
Il Milano 1946 non ha goduto della stimolante stabilità che solo una sede sicura può garantire.
Il Milano 1946 ha perso tempo dietro beghe burocratiche togliendo comprensibilmente respiro alla preparazione strutturale di un team brillante.

Si teme che il Milano 1946 parta già stanco.
Infondo questa squadra è passata praticamente a testa alta tra le prove dell'inferno: retrocessioni, abbandoni, lutti e così via.

Quanto psicologicamente si può reggere in un campionato come quello di A2 in queste condizioni?

Capiamoci, nessuno vuol prevedere un fallimento.
Però non possiamo che mettere in conto una difficoltà indiscutibile che viene presentata come "ritardo negli allenamenti", ma che è ben più seria.

Milano orfana della tranquillità.
Questo si, si dovrebbe scrivere



Tesoro, sono tornato!





Mi sarei immaginato fuoco e scintille invece grazie a dio è andato tutto liscio.
I ragazzi del Milano sono riusciti ad entrare nel Kennedy svolgendo il primo allenamento della stagione su quello che è il loro campo dal 1964.


Il campo Kennedy illuminato © Francesco Bizzini

Un vento gelido ha segnato un ritorno che però non sembra essere definitivo.
Da quanto ho potuto capire il gestore temporaneo della struttura ha lasciato il permesso ai rossoblù di svolgere il training solo grazie all'intercessione del Comitato Regionale nella persona di Burgazzi.


I giocatori scendono in campo © Francesco Bizzini

Quindi, già a partire dalla prossima settimana, il problema potrebbe ripresentarsi.

Comunque c'è da dire che è stata un'emozione tornare nel "old ballpark" di Milano anche se il colpo d'occhio è stato dei peggiori.


Ci si appresta a scaldarsi © Francesco Bizzini

Per ovvie motivazioni, dovute alle beghe burocratiche e all'immancabile mano del tempo, la struttura complessivamente è messa maluccio.


Come visibile, lo scalino tra il monte di lancio e l'erba © Francesco Bizzini

Di seguito vi elenco un po' di foto scattate riguardo al degrado dell'impianto.
Mi limitano solo alla zona tribuna, perchè ci sarebbe da riportare anche un campo malmesso con scalini tra la terra rossa ed il prato e spogliatoi che sarebbero da pulire con le maniere forti.

Comunque sia, distrutta, vecchia, puzzolente che sia....è bello tornare a casa!


Seggiolini divelti e vegetazione che cresce rigogliosa © Francesco Bizzini


La rete di protezione messa in condizioni critiche © Francesco Bizzini



Il trio medusa salverà il Kennedy?

Il trio Medusa

Il noto trio delle Iene, programma di punta di Mediaset, sbarcherà a Milano?
Pare di si secondo le parole, riportate dal forum della Juve '98, di Nicola Fasani, detto Faso dell'Ares, eterno cuggino del Milano 1946 che è stanco di vedere i parenti stretti in siffatte beghe burocratiche.

Nulla è ancora chiaro.
Domani (Martedì 18) la squadra tenterà di entrare sul suo campo dopo averlo prenotato in maniera consona.

Si ventila che non ci riusciranno visto che, sempre da quanto si dice sul forum della JUve '98, i gestori della struttura continuano a dire di non aver ricevuto niente a riguardo.

Il Milano ha mandato una mail, un fax e una lettera....
Vedremo come andrà a finire.

Domani sarà proprio un giorno importante, non solo per il Milano 1946.
Cuggino Faso l'ha capito.
Speriamo che tutto si sistemi senza nessuna Iena.
Ma a mali estremi, estremi rimedi.


BREAKING NEWS: leggera schiarita sul caso Kennedy






A livello regionale qualcosa parrebbe muoversi.
Dal sito del Milano:


Grazie all’attività di mediazione di Mario Burgazzi, Presidente del Comitato Regionale Lombardia della Federazione Italiana Baseball, ed all'intervento congiunto del Comune di Milano sembra che si possa arrivare ad una schiarita nell’utilizzo da parte del Milano Baseball ’46 del campo Kennedy.
Il gestore provvisorio dell’impianto dovrebbe infatti rendere disponibile il diamante a partire da martedì prossimo, 18 marzo. Il Milano Baseball prende atto della possibile risoluzione della vicenda e, in attesa di verificare l’effettiva disponibilità del campo di via Olivieri, precisa che sarà costretta ad iniziare l’attività sul campo - in vista dell’imminente stagione agonistica di A2 - con oltre 2 settimane di ritardo, a causa del protrarsi di una situazione non tollerabile per un centro sportivo comunale che dovrebbe essere aperto alla pubblica utenza.



VOI QUI NON ENTRATE!






L'ennesimo vergognoso capitolo s'è consumao ieri.
Non abbiamo notizie certe ma da quanto c'è stato raccontato gli odierni gestori del conteso campo Kennedy si sono rifiutati di far entrare nell'impianto i ragazzi del Milano Baseball 1946.
La Dirigenza, come al solito, aveva prenotato il campo tramite la tipica procedura richiesta in questi casi per affittare un campo comunale.
Invece sono stati lasciati fuori.
Come singolo ho trovato giusto scrivere direttamente all'Assessore Terzi sollecitando un suo definitivo intervento per risolvere una situazione che sta diventando grottesca e sta buttando ancora più benzina sul fuoco.
Non vogliamo che i due contendenti arrivino, per colpa della lentezza della burocrazia, a dover lottare per il proprio territorio.
Siamo esseri umani e non animali.
Siamo milanesi ed abbiamo il sacrosanto diritto di utilizzare le strutture aperte ai cittadini milanesi.

Questo è tutto.




UNA MATTINA ALLO SPRING TRAINING:


Dopo un tentativo fallito la settimana scorsa (per colpa di un bancomat lodigiano che m'ha ingurgitato la carta), eccomi di ritorno dal campo del Saini, di solito casa dei cuggini dell'Ares, ma per questa giornata occupato dal Milano 1946 per il suo allenamento primaverile.

Che poi di primavere c'era ben poco, visto l'umidità e la pioggia mattutina.

Ho girato un video, brevissimo, perchè stupidamente mi sono finite le batterie della fotocamera.
Con questa poca cosa inauguro la nostra nuovissima STRIKE OUT TV.
Raccoglierò sotto questa sigla tutti i filamti riguardanti le squadre che seguo sul territorio milanese.

Molto emozionante è stato anche il mio ritorno sul campo con il guantone.
Premetto: sono stato chiamato dal coach per aiutarlo nel ricevere le palline quando lui sfungava agli interni.

Senza contare il vergognoso scivolone iniziale, dovuto alla mancanza dei tacchetti sotto le mie liscissime scarpe, è stata una prova positiva, in senso che positivamente ho capito perchè ho fatto bene a mollare tutto dieci anni orsono.

Ringrazio però tutta la squadra per l'accoglienza e la simpatia.
Ci vediamo alla prossima.
Sperando di non scivolare più.








NIENTE DI FATTO (appunto):



La seconda base dello stadio Kennedy© Francesco Bizzini

Si è svolto ieri l'incontro che avevamo preannunciato sul caso Kennedy.
Da quanto siamo venuti a sapere il Comune è stato prodigo di belle parole che dovrebbero rassicurarci tutti.
Cosa però ha detto rimane un mistero, visto che comunque si dovrà aspettare il bando per l'assegnazione del campo.
Quindi, secondo me, un altro buco nell'acqua.
Almeno finchè questa gara burocratica non dichiari ufficialmente un vincitore.
E manca solo un mese all'inizio del campionato.
Mannaggia.




IL GIORNO DELLA VERITA' (forse):




Lo stadio J.F.Kennedy di Milano © Francesco Bizzini



Tramite i nostri contatti con i 'piani alti' della squadra siamo venuti a conoscenza del fatto che domani sarà una data molto importante per il baseball del capoluogo lombardo.
Infatti tra 24 ore si siederanno intorno ad un tavolo i vari rappresentanti dei due gruppi che si contendono lo stadio Kennedy, i vertici della FIBS e chi dovrebbe, a nome del Comune, dire la parola 'fine' a questa lunga e vergognosa contesa.

Il campo da baseball del Milano deve ritornare al Milano Baseball.
Questo sembra chiaro anche ai sassi.

Ma si sa che a Milano i sassi sono spariti da tempo ed hanno lasciato il posto al cemento e all'asfalto.

Staremo tutto domani con le orecchie tese e vi terremo aggiornati il più possibile.
Stay tuned.

Domani cambierà il nostro stato emotivo.
Si spera che sia un grande sorriso accompagnato da una fragorosa risata distensiva.

Speriamo.

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