Appuntamenti a Milano e provincia

Nessun appuntamento in calendario.

sabato 7 marzo 2009

TACA LA BALETA - MARZO


Pioggia, nebbia, gente che arriva e gente che va


photo © Sister72


Sembra d'essere al porto. Ma di suggestivo qui c'è ben poco.
La meteorologia è stata invisa (infondo è sempre "marzo pazzerello") al trofeo Cameroni che verrà posticipato a fine stagione.

Unico sprazzo di sole la vittoria schiacciante dello United sui vecchi stracci di Lodi. Purtroppo l'acqua caduta copiosa la domenica non ha potuto far vedere le sfide che più interessavano, o meglio la sfida, cioè quella con la corazzata Novara.

La nebbia invece può arrivare dal non sapere ancora le formazioni con le quali la franchigia affronterà il campionato di A2 e di B: oggi dovrebbe essere il limite per la presentazione, sarebbe stato bello che i nomi fossero (almeno in abbozzo) presentati ai non addetti ai lavori un pochino prima almeno per diradare quel nucleo di voci di corridoio che da un po' di giorni affollano forum e, ovviamente, i corridoi.

Ma Milano, pur non essendo "marittima", è anche porto. Dalle due sponde del naviglio si registrano codeste partenze ed arrivi: Herrera rimane all'Ares, Piazzi sarà il nuovo lanciatore "part-time" della ciurma di Faso, al posto di Selmi lo United ha buttato un occhio su di un probabile oriundo lodigiano, Bonfanti pare non trasferirsi in quel di Codogno ma invece aderire al progetto franchigia da fine aprile.

Il tutto pare essere avvenuto nella piena distensione con le relative società sia di partenza che di arrivo.

Dico questo per tentare di buttare una camomilla sulla situazione che il web sta vivendo in questo periodo e che, secondo me, è imputabile ad un'unica colpa: la gente è stata per troppo tempo lontano dai campi in questo lungo inverno e ha una voglia matta di ritornare a giocare.

Il primo "playball" calmerà gli animi.
Ne sono sicuro.



United, e alla lettera "C"?



foto © parl


Una domada più fisica che di curiosità: un grande gigante deve avere obbligatoriamente dei piedi larghi e ben piantati.

Nel caso dello United questi piedi affondano sul buon lavoro che il Milano e gli altri "riuniti" stanno operando con le proprie giovanili.

Ma questo basta?
Una domanda che più volte mi sono posto.

L'anno scorso, durante i giorni di "esodo" per i problemi legati al Kennedy, mi pare fosse ventilata la possibilità di una futura collaborazione tra il Milano Baseball 1946 e la squadra di serie C proveniente da Seveso.

Purtroppo noi non addetti ai lavori quando si sente la parola "C" si rischia di non prendere il tutto con la dovuta serietà.

Si pensa che questa "serie" sia generalemnte inguardabile, condita da un numero molto alto di giocatori che per età o per altro non hanno più da dire o da dare al movimento. Il tutto giocato su campi arrangiati di periferia.

Inutile dire che questo non è, e se mai fosse, non dovrebbe essere.

Con le dovute precauzioni affacciamoci sull'oceano e gettiamo un occhio nella terra di Zio Sam e vediamo cosa possiamo trarre per rimettere la nostra "C" dove veramente le compete.

Partiamo dalla sempre utile Wikipedia che alla voce Minor League Baseball recita:

The purpose of the system is to develop players available to play in the major leagues on demand. Today, 20 minor baseball leagues operate with 246 member clubs in large, medium, and small towns, as well as the suburbs of major cities, across the United States and Canada.

Quindi, riassumendo, sviluppo ed estensione nei territori non cittadini e di periferia.

Even though minor league players are paid considerably less than their major league counterparts, they are still nevertheless paid for their services and are thus considered professional athletes. Baseball cards refer to "pro record" and "pro seasons" as including both major and minor leagues. For this reason, minor league players generally consider it an insult when someone asks when they're going to "get to the pros". More accurately, a player's aim is to reach "The Show" or the "big leagues."

Questo, con i dovuti paragoni, dovrebbe far capire con che occhio dovremmo noi italiani iniziare a vedere il sottobosco di giocatori che non ruota intorno alla massima serie, ma che provengono dalle serie minori.

Each major league team is required to have one Class AAA and one Class AA affiliate. In addition, each major league team typically has a PDC with one Class A-Advanced team, one other Class A team, two teams from among the Short-Season A and domestic Rookie leagues and a Rookie team in the Dominican Summer League.

Negli States i clubs sono tenuti sì ad avere affiliati nei primi due "livelli" a loro sottostanti (chiamati "AAA" e "AA"), ma anche, con un gesto di lungimiranza aggiungerei, ci tengono a sviluppare anche un discorso di collaborazione attiva con i livelli più bassi della "piramide organizzativa".

Ora, torniamo a noi.

Lo United, che è il primo embrionale tentativo di creare un sistema di "livelli", ha fino ad adesso presentato la sua struttura piramidale così.

Sqadra di punta (A2): i migliori players scelti tra Senago, Milano e Rho.
Seconda squadra (B): le seconde scelte
U21 e giovanili: per lo sviluppo di giovani promesse

E la nostra amata "Serie C"?

Voi direte che una buona Under 21 e una funzionale serie B può togliere di mezzo la necessità di avere nella struttura piramidale un livello così basso.
Invece io penso proprio di no.

Perchè la Serie C è diversa da una Under 21: i giovani prospetti possono imparare qui a collaborare (e rispettare) giocatori più adulti e magari incontrare anche chi pochi anni prima era al vertice e che per raggiunti limiti d'età è dovuto retrocedere senza smettere di giocare. Si permetterebbe così anche alla stessa "Serie C" di guadagnarci in qualità ospitando l'esperienza di giocatori navigati.

Perchè la Serie C è diversa dalla B: se in serie C si può ancora (nei limiti della decenza, ovvio) accettare errori tecnici, nella serie sucessiva non si dovrebbero già più vedere cose come sagre delle basi regalate o lanci a campanile per eliminare un corridore in prima.

Cioè, secondo me, se dalla B si potesse "retrocedere" tutti quegli elementi non ancora pronti e dalla C elevare chi invece fosse in grado di portar avanti una partita quantomeno decente si farebbe del bene a tutto il movimento.

Banalmente chi in B gioca male si farebbe "il paiolo" in C e chi invece il paiolo se l'è gia fatto potrebbe iniziare a scalare le "serie" a seconda delle proprie capacità (non è detto che si debba tutti arrivare alla A).

Detto questo bisogna sperare che la F.I.B.S dal prossimo anno dia legislativamente la possibilità alle società d'operare come negli States: spostamenti liberi, senza vincoli temporali dei giocatori da una Serie all'altra purchè appartenenti alla stessa franchigia.

Concludiamo sperando che lo United stia pensando d'aprire il proprio progetto anche a quella Serie C che, seppur tecnicamente non eccelsa, può diventare uno scalino necessario di quella piramide che si speri funzioni al meglio.

Insomma, orogoglio C.





Lo United trita l'Ares


foto © SQOiattolo


Una passeggiata, come prevedibile.
Lo United asfalta i cugini del Saini per un secco 14 - 2 che si trasforma in un semplice allenamento per la formazione riunita.

Purtroppo i soliti impegni lavorativi mi hanno tenuto lontano dalla fredda serata che ha incoronato il fenomeno Josè Mejia che pone il granitico numero 3 homeruns sulla sua scheda personale:

Tre su tre partite, spettacolo per gli occhi.
Sperando solo che questo trend possa continuare oltre la soglia primaverile.

Questo week-end calendario bello carico: dai campi di periferia in quel di Cernusco, fino alla sfida annuale per i trofeo dell'indimenticato Gigi Cameroni.

Baseball per tutti i palati.
Gusto primavera.



Derby di Milano sì, derby di Milano no


foto © marcus.mccurdy - flickr.com


Domani sera in quel di Rho andrà in onda lo storico "derby casalingo" con la formazione degli Ares capitanata dal sempreverde Faso.

Non so chi si vedrà in quanto giorno settimanale (quindi scomdo per i lavoratori) e nemmeno "cosa" dal punto di vista agonistico, visto che lo United è (ovviamente) ben più quotato dei ragazzi dell'Ares (se non altro per oriundi vari e assi del Senago).

Tra le righe di questa amichevole citiamo anche la voce, non ancora confermata, dell'abbandono dello storico catcher del Milano Anedda che per quest'anno si accasa nelle file del Bollate.

Un altro pezzo del Milano che prende il volo lasciando questo Senago-Milano United sempre più Senago e sempre meno Milano.

Peccato.
Veramente.



Ares: orgoglio e speranza


Testa sul monte di lancio contro il Porta Mortara



Finalmente si torna al baseball goduto.
Bella domenica, discreto sole e tutta la voglia di sentire suonare guanti e mazze.

Ospite speciale oggi l'Ares che in un'amichevole di sette inning ha sfidato i piemontesi del Porta Mortara.

Che dire: timida e scaramantica soddisfazione.

Ma andiamo per gradi.

Sul monte del Saini parte Testa e fa vedere buone cose con il solo limite di andare un po' troppe volte "in the dirt" per tentare l'effetto che, quando riesce, è veramente potente.

Pregevole soprattutto la sua attenzione nel "lavorare" il battitore permettendo agli infielders di gestire battute poco convinte e facili in prima.

Il comparto "interni" sembra funzionare bene.

Nota di super merito ad un ritrovato Parisini che si piazza su di un più che lodevole 5 su 5 con una presenza nel diamante molto ma molto preziosa per un Ares che in questo reparto (soprattutto in seconda/interbase) non ha mai brillato.

Il sempreverde rookie batte, ruba, elimina e corre.

Ottimo acquisto per la truppa del Saini che tiene testa ai piemontesi fino al debutto sul monte del giovanissimo Luigi Virgili che ha fatto di tutto per tenere il ritmo, ma che necessita ancora di tempo per crescere nella direzione che comunque ha già mostrato di potenzialmente saper percorrere (sembra avere un buon braccio, ma poco controllo, da lavorarci sù).

In generale l'Ares pare veramente in buona forma e sta facendo vedere del baseball che può interessare, soprattutto pensando al fatto che in fin dei conti sono l'ultima squadra puramente milanese dopo lo sviluppo "franchigiano" dei cugini datati 1946.

Orgoglio puramente milanese.
E chi l'avrebbe mai detto.
Successe al Saini.



Prima vittoria e primo cantiere







Debuttano i ragazzi dello United e partono i lavori.
Due belle notizie sul piatto delle news primaverili.

Dalle nostre fonti a bordo campo lo United, impegnato nella prima partitella di pre campionato con i cugini del Bollate, ha dimostrato di poter potenzialmente far vedere del buon baseball.

Precauzione: ovviamente le numerose assenze nella line-up delle due squadre non hanno potuto far passare la sfida come qualcosa di “ufficiale”, però delle cose interessanti da parte dello United si sono viste.

Soprattutto dal monte di lancio che pare poter far pensare bene per il prossimo futuro.
Pure il nostro Girasole, di ritorno dal triplo A in quel di Australia (sì lì è ancora estate), sembra aver dimostrato d’essere ancora “on the board”.

Ma la notizia principale di oggi è la comunicazione dell’avvenuta partenza dei lavori nello lo storico campo J. F. Kennedy di via Olivieri.

Non si sa se il mondiale passerà dalle nostre parti.
Ma già la notizia dell’accensione delle benne vale la prima pagina.

Squadra nuova necessita campo nuovo.
È logico.




United: si inizia l'avventura





Il baseball giocato torna al centro dell'attenzione.
Domani sul campo Comunale di Bollate si sfideranno le due Signore del baseball settentrionale: Milano e Bollate, appunto.

Quest'anno c'è da dire che la "vecchia" squadra meneghina ha optato per un lifting e del buon silicone: ed ecco lo United.

Raccapricciante sarebbe dare ad ognuno degli interventi estetici sopra elencati il nome delle due società con la quale la squadra più antica d'Italia ha formato lo United.

Inutile dire che nemmeno si sta parlando del Milano come base ed il Senago+Rho come innesti, in quanto qui l'amalgama è totalmente paritaria, o meglio, concepita per essere un nuovo progetto condiviso da ogni suo componente.

Quindi non più Senago.
Quindi non più Rho.
Quindi non più Milano.

Semplicemente e solamente UNITED (se non vi piace pazienza).

Lo United sbarca domani a Bollate per le prime prove.
Purtroppo cause di forza maggiore mi terranno lontano dall'atteso avvenimento.
Perchè si sa: gli impegni arrivano SOLO quando hai da fare.

Ovvio.
Come ovvio che invece voi tutti siete precettati per la serata.
Almeno voi.

Malinconico sob...




FOCUS ON: Spinosa-Chiesa United





Riporto un'interessante doppia intervista apparsa su Senago-Milano United Facebook.
Botta e risposta tra l'intervistatore e due colonne storiche di queste due squadre.
Quaranta anni sulle spalle e tanta esperienza.

Milanostrikeout ringrazia MC35 (autore dell'intervista?)per la gustosa segnalazione e la possibilità di pubblicarla anche per chi, come me, non ha un account sull'arcinoto "faccialibro".


Fino a poco tempo fa, il pensiero di poter unificare gli intenti di diverse società per creare un progetto comune , una struttura e addirittura una squadra, sembrava impossibile.

Troppi i limiti dettati da campanilistiche pretese e da egocentriche ragioni , forse fomentate più dalla poca voglia di discussione che da una reale apatia comune, e i fatti, incontestabili lo dimostrano.

SenagoMilano UTd è una realtà,e tra poco meno di un mese le compagini faranno il loro esordio nei rispettivi campionati.

Oltre al lavoro svolto dalle società, e dai rispettivi esponenti, importante, basilare , ma poco indirizzato all’erba ed alla terra rossa, bisogna considerare quello che succede all’interno del team, quello che i giocatori, unici e veri protagonisti della Franchigia, sentono e condividono, e quali progetti, obiettivi e sfide intendono portare avanti.

Abbiamo scelto due giocatori che potrebbero riassumere lo spirito della Franchigia e abbiamo fatto loro alcune domande, una sorta di intervista doppia una botta e risposta che sicuramente farà capire un po’ di più qual è lo spirito della squadra e dei Suoi componenti.

Simone Spinosa e Luca Chiesa, due giocatori di lunga e provata esperienza, che hanno condiviso molte esperienze con squadre diverse, ed in categorie diverse. Insomma due giocatori che possono rappresentare un pezzo degli ultimi venti anni di baseball di Milano e limitrofi.

Pubblichiamo le interviste, in ordine “ di risposte”.

Buona lettura



1)SMU è una realtà. Tra pochi giorni le prime amichevoli e poi , finalmente il campionato. Tornando indietro di un paio di anni, avreste mai pensato ad una cosa del genere?


Sinceramente ci avevo sempre sperato. Ma mi rendo anche conto che un cambiamento così drastico nella "cultura" sportiva richiede molto impegno e senza lo stimolo imposto da Fraccari non sono sicuro che si sarebbe mai arrivati fino a qui.

Se devo essere sincero no , perlomeno non in così breve tempo , anche se Mario Colombo ci ha sempre creduto ed ha sempre lavorato per realizzare quello che è l'attuale franchigia.

2)Ad Aprile il Campionato, vestirete la casacca del SMU, o quella che la rappresenterà, metterete un'altra divisa sotto quella ufficiale?

E' chiaro che le radici non si rinnegano, ma è altrettanto chiaro che essere un giocatore del Milano non toglie nulla all'essere un giocatore del SMU. Anzi, dal mio punto di vista, ne aggiunge: essere parte di questo progetto è importante, e ricordarsi quali sono le squadre che lo compongono lo è altrettanto.

Il Senago è la squadra dove sono nato e dove ho imparato il baseball , mi mancherà molto , ma la mia squadra oggi è lo UNITED e darò tutto per quest'ultimo.

3)Tutti i componenti della squadra si conoscono da anni, quali sono , secondo voi, i compagni che specialmente quest’anno, faranno vedere buone cose sul campo?

Mi aspetto tanto da chi arriva da Senago e ha lavorato duramente per conquistare la A2 e mi aspetto tanto da chi arriva da Milano e ha qualche sassolino da togliersi rispetto alla retrocessione dell'anno scorso. Insomma, ognuno di noi credo abbia i giusti stimoli per fare vedere il meglio. Se mi chiedi dei nomi, mi chiedi troppo: farei un torto a quelli che non nominerei.

Mi aspetto molto dai giovani da una parte e dall'altra , è ora di farsi notare per il gioco espresso e non solo fuori dal campo per le esuberanze festose e l'abbigliamento stravagante !!!
se alla loro età avessi avuto un occasione simile non me la serei fatta sfuggire per nulla al Mondo.


4)Nei prossimi anni IBL. Credete che il progetto funzionerà?

Me lo auguro! C'è davvero molto in gioco, e una opportunità come questa va sfruttata al meglio.

E un impresa piena di incognite e sicuramente il periodo socio-economico non aiuta il lancio di un Nuovo Prodotto.
Me lo auguro con tutto il cuore , sicuramente abbiano il dovere di provarci

5)Un pensierino a qualche partita in IBL?.....

Compio oggi quarant'anni. Per me questo treno è già passato. Certo, tutto quello che arriva d'ora in poi è guadagnato, e non nascondo che qualche partita in IBL è uno stimolo in più per cercare di fare bene.

Sarebbe fantastico dare l'addio al Baseball giocato con una partita in IBL .
Lavorerò per farmi dare una wildcard!!!


6)Quest’anno panchina lunga e tanti buoni giocatori. Forse dovrete vedere qualche partita da seduti!

Non ho particolari problemi a farlo. A patto che la scelta non sia una scelta "politica", io il posto sono ben disposto a giocarmelo.

Nessun problema . Se qualcuno merita di giocare al mio posto Vorrà dire che ha dimostrato qualcosa in più .
Sono pronto ad accettare la sfida , sicuramente lotterò con tutte le forze nel pieno rispetto dei miei compagni vecchi e nuovi.
abbiamo 5 persone che seguiranno la squadra a tempo pieno , sicuramente faranno le scelte migliori.

7)Sul monte di lancio SMU schiererà i migliori prospetti italiani del campionato di Serie B, e altri ottimi lanciatori , sempre italiani che arrivano da un’esperienza di A2. Come si comporteranno i nostri ragazzi del monte?

Spero bene. Lo auguro prima di tutto a loro, e poi anche a noi. Loro sono un patrimonio importante in funzione IBL ed è quindi importante che riescano a sfruttare questa esperienza nel migliore dei modi.

Mi aspetto qualcosa di importante dal Monte italiano ,un segnale di maturità che in parte qualcuno ha già dimostrato .
Sono molto fiducioso ma bisogna ricordare sempre ai ragazzi che solo il duro lavoro paga.

8)Scommettiamo una Birra. Chi avrà la media battuta più alta?

Avessi avuto ancora le gambe che avevo da giovane, io. Nomi non ne faccio, non voglio portare sfiga a nessuno!

Io

9)Quest’anno saremo più vicini ai primi o agli ultimi?

Il campionato di quest'anno è un po' particolare. Molte squadre si sono rinforzate, e molte indebolite. Forse ci sarà un gruppo ristretto che lotterà per i playoff e un gruppo più corposo di squadre che se la giocheranno. Io mi auguro di stare più vicino ai primi di questo secondo gruppo. Sarebbe un gran successo.

Saremo a ridosso delle Migliori ne sono convinto , questa è una squadra che ha cuore!

10)Se fossi il Manager, ti schiereresti?

Se me lo meritassi si. Ormai bisogna entrare in quest'ottica: di fronte a un roster di 15-16 titolari, nessuno ha il posto assicurato. Bisognerà cercare di lavorare duro, accettando anche qualche panchina se quello col quale ci giochiamo il posto sta lavorando meglio di noi.

Vedi il basebal nella sua complessità è estremamente semplice , è come la scopa non si deve inventare niente , quindi se fisicamente sarò al 100% non sarà facile rinunciare ad uno che sa giocare a baseball.

11)La tua e la nostra sfida…

La mia sfida personale è riuscire a giocare ancora a questo livello mantenendo un livello di stimoli e di qualità tecnica che l'anno scorso mi sono un po' venuti a mancare. La nostra sfida è dimostrare che il progetto franchigia è possibile, riuscendo ad amalgamarci al meglio e riuscendo a alzare il livello tecnico di ognuno di noi. Le possibilità ci sono. Sta a noi giocatori sfruttare l'occasione, ora.

Dimostrare che a 40 anni in a2 ci posso giocare senza problemi , per quanto riguarda lo UNITED fuori dimostrare che il progetto funziona e che le persone di buon senso possono convivere , in campo essere competitivi e dare del filo da torcere a tutti.
Eros Macchia







United: le date come fiori spuntano a primavera







Di certo non ci abbiamo messo noi lo zampino.
Ma a noi un po' piace pensarlo.

La nascente franchigia scopre le sue carte per questo Spring Training 2009 ed il piatto è veramente ricco, arricchito soprattutto dal debutto con il derby storico bollatese e poi con quello dei cug(g)ini dell'Ares.

Tanta carne al fuoco per un mese fitto fitto di baseball tra Milano e provincia.
Pane per gli asciutti denti degli appassionati.

Metereologia e lavoro permettendo, ovviamente.
Date che spuntano come fiori a primavera.

Nostro merito?...no, ma a noi piace pensarlo...




C'è fretta, maledetta primavera!





E' brutto non sapere niente.

Guardando quel popo' di roba che la MLB mette in piedi per l'arrivo della primavera viene un po' di tristezza a sapere che il cambio di stagione non sembra risvegliare la passione sopita per i "baseballisti" meneghini.

Questa volta, udite udite, l'Ares vince la maglia rosa per la virtuosità: anche se con poche parole ha comunicato all'inizio del mese tutte le probabili partite dello Spring Training.

L'altra parte di Milano, unita sotto il logo United invece tace.
Si parla giustamente di Spinosa che raggiunge i quaranta anni (approposito, auguroni!!!), ma niente sulle partitelle d'inizio stagione.

Capisco che il fan italiano e milanese latita.
Capisco che non si merita più di tanto.

Ma uno slancio mediatico un attimino più enfatizzato potrebbe, quantomeno, risvegliare il nostro torpore invernale.

Ci saranno amichevoli?
Saranno pubblicizzate ufficialmente?

Questa volta dal Saini un esempio però arriva.
Che l'altra parte del cielo di Milano almeno ascolti.



Down with da bulldogs





"La terra è bassa, estremamente bassa", recitava un antico detto.
Questo è il riassunto di un soleggiato pomeriggio a spasso con la mia fedele bicicletta.

Amo fermarmi spesso ai bordi del campo da baseball di Cernusco.
Lo faccio spesso, amo annusare l'aria intrisa di terra rossa ed erba.
Amo sedere in silenzio sulle panchine di legno ed osservare il diamante vuoto e silenzioso.

Oggi però le cose sono cambiate: badili, carriole e sudore.

Mi vergognavo di stare lì a guardare in silenzio e così mi sono tirato su le maniche e tra una chiacchiera e un'altra ho provato quanto la terra fosse bassa e il lavoro del contadino faticoso.

Rimettere a posto il tutto per la stagione che sta per iniziare.
Giocatori e manovali, braccia rubate al baseball e donate all'agricoltura.

Abbiamo svangato un po' il monte di lancio.
Abbiamo scambiato pareri e battute.

Il baseball sudato.
Verso la primavera.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il sito del Milano sia sempre stato tempestivo, professionale e puntuale nella comunicazione cosa che non posso dire dell'altra parte di Milano. Se per una volta hanno qualche data già scritta mi viene da dire che "una rondine non fa primavera".

Francesco ha detto...

Il sito del Milano è più che professionale.

Certo, un occhio di riguardo per i primi passi alla luce del sole della franchigia avrebbero meritato un po' più d'attenzione.

Sempre secondo il mio modesto parere, ovviamente.

Francesco

Anonimo ha detto...

..."Un altro pezzo del Milano che prende il volo lasciando questo Senago-Milano United sempre più Senago e sempre meno Milano".
Se la pensi così mi sa che ti toccherà cambiare nick name...
A proposito perchè non scrivi del come mai Di Pillo è andato a Lodi ? Perchè la minima cosa dello United finisce anche sul sito Juve e invece l'Ares non ci finisce mai ? Li hai contati i lanciatori dell'Ares ? Cos'è ? Giornalismo alla Berlusconi ?

Francesco ha detto...

Caro Anonimo.

Se avessi letto bene da quando ho aperto il blog non si contano le volte che la truppa dell'Ares è salita sul banco degli imputati.

Per una volta che lo United nemmeno ci sale, ma soltanto entra in un discorso generico e tranquillo, non credo che serva lamentarsi.

Come è successo con Anedda, anche con Di Pillo è stata citata la notizia, ma per espressa volontà "editoriale" non ci interessava nell'uno e nell'altro caso indagare sul delle scelte personali.

Come tu dici che la "minima" cosa finisce sul sito della Juve ti deve far capire che, appunto, questo non è il sito della Juve.

Quindi t'invito a contattare loro e chiederglielo.

Saluti.

Anonimo ha detto...

Peccato che Bizzini scrive sul suo blog e Ultras sul sito Juve. O sbaglio? Inoltre non mi sembra che quando lo United viene tirato in ballo il discorso sia "generico e tranquillo".
Sono state fatte delle scelte e il tempo dirà se sono state giuste o sbagliate, invece mi sembra che ci sia solo malafede e prevenzione.
Spero che la linea editoriale tenga conto dei fatti e non solo delle chiacchiere in birreria. E per ora è presto per dare giudizi.

Francesco ha detto...

Io delle cose che fanno e dicono gli altri non mi interesso.

IO qui ho SOLO detto che il Senago-Milano United per motivi che NON voglio e NON mi interessa indagare sta diventando sempre più "senago" che "milano".

E questo che a te piaccia o no è sotto gli occhi di tutti.

Che poi questo sia utilizzato da altri per far polemica, a me non interessa.

Ripeto. Io sono in piena buonafede. Se ti senti attaccato e offeso, prenditela con chi queste cose fa.

Punto.

Francesco ha detto...

Oltretutto che come potrebbe non essere così se il Milano a differenza del Senago della mia generazione ha "sviluppato" solo Parisini?

Quindi mi pare scontato e normale che il Senago sia la maggior forza a livello numerico.

Ora chiedo come un assioma possa essere una cosa che da fastidio.

Assioma = cosa scontata

Accettarla = necessario

Aripunto.

Anonimo ha detto...

Francesco, cerca di ragionare però in termini di franchigia non di quantità numeriche Milano/Senago/Rho. E'tutto vero quello che dici sulla tua generazione, ma allora io ti rispondo che Senago dietro questa, che si sta affacciando alla A2, non ha nulla mentre Milano ha sette squadre giovanili di baseball/softball e Rho una buona U.21 che porterà frutti a breve.
Non so dirti se la franchigia potrà essere la scelta giusta, ma per ora è presto per giudicare.
E con questo chiudo la querelle. Buona stagione.

Francesco ha detto...

Ma il bello che si scambia una cosa neutra (semmai che dispiace) con un giudizio quasi morale.

Cioè, a me che il Milano non possa dare molti elementi ora mi dispiace molto, ma poi "buona lì".

Perchè come dici tu l'importante è il futuro e soprattutto la stagione che viene.

Beh, allora, tutti d'accordo.