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martedì 2 giugno 2009

Varie ed eventuali - Giugno -


MAJOR LEAGUE 3: La Grande Sfida








Director: John Warren
Writers (WGA): David S. Ward (characters) - John Warren (written by)
Release Date: 17 April 1998 (USA) more
Genre: Comedy | Sport



Un film che pochi conoscono e i più ignorano.
Sì, perchè la mitica serie di film chiamati Major League non e altro che una trilogia, solo che visto il successo (assolutamente giustificato) dei primi due episodi il terzo si perse nell'anonimato qui da noi.

Capiamoci. Ovviamente nulla a che vedere con i suoi predecessori, ma alla fine questo Major League Back to the minors è veramente un film godibile, molto divertente e gustabile in una serata tra amici e famigliari.

La versione italiana è uscita sotto il nome di Major League 3 - La grande sfida e fino a poco tempo fa nessuno sapeva di questa pellicola in italiano, ovviamente per quell'insolita tradizione di cambiare il titolo dei film in fase di doppiaggio.

Comunque il cast è ben assortito: dei personaggi storici (oramai nostri amici da quanto ci siamo affezionati a loro vedendo i primi due episodi) si conta un mitico Pedro Cerrano, il giapponese Isuro Tanaka (ripescato in un minigolf), il commentatore Harry Doyle (uno dei veri mattatori del film), l'uomo degli affari Roger Dorn e il catcher Rube "patata" Baker.

La storia regge (anche se molto fantasiosamente) e il tutto, come detto, è molto godibile. Ovviamente nulla di paragonabile ai primi due capitoli della trilogia, ma nemmeno un film da buttare. Anzi, darei una sufficienza più che meritata. Se non altro per le risate che mi sono fatto guardandolo (immortale la scena dello strappo alle gambe del prima base che viene portato via in barella con le gambe divaricate).

Un terzo capitolo per una serie magica e piena di curiosità: il primo Willie 'Mays' Hayes fu interpretato da Wesley Trent Snipes (Blade, Demolition Man etc etc) e invece nel secondo film fu interpretato da Omar Hashim Epps (il medico di colore, collega di Dr. House, tanto per intenderci). Un cambio che di certo non mi era saltato all'occhio (grazie Webba per la dritta). Altra storia vede l'ispirazione per i problemi di lancio di "Patata" Baker provenire dalla vita dietro il piatto del catcher Mack Daniel Sasser, un tempo Mets, Pirates e Mariners. Anche lui pare facesse fatica a lanciare la palla al suo lanciatore. Incredibile, ma vero.

Ritornando al nostro Back To The Minors, proprio un bel filmetto.
Da gustare a cuor leggero. Consigliato.







Fastpitch, bella sorpresa







Un po' come in Batman c'è chi veglia sui nostri sonni.
Alla fine abbiamo tante, troppe cose da fare per curarci di tutte le opportunità che il magico mondo dello sport-web offre. Basterebbe cercare. Ma alle volte non si ha nemmeno tempo di controllare la posta elettronica.

Però c'è un però: il nostro amico Lephio ha segnalato sul forum di Play.it che il sito della Major League Baseball sta fornendo gratuitamente le dirette e le differite delle partite di quella "qualità di softball" chiamato Fastpitch.

Di certo la regia non è come quella delle partite di MLB.TV e i campi non vedono spalti da migliaia di persone, ma è sempre interessante guardare qualcosa che non siano sempre le stesse cose, anche se il Softball non piace (come nel caso del sottoscritto).

Grazie bat-Lephio, sempre in nostro aiuto.





Hardball: dieci e lode





Hardball - Stati Uniti, 2001 - Regia di Brian Robbins - Principali interpreti Keanu Reeves; Diane Lane; John Hawkes; D. B. Sweeney; Mike McGlone.



Semplicemente uno dei migliori film sul baseball che io abbia mai visto. Non esagero per l’occasione. No, questa pellicola dovrebbe entrare di diritto nella collezione degli appassionati del batti e corri trovando il suo posto tra i vari Major League e i film di Kevin Costner.

Un gruppo di ragazzini e un allenatore. Ma questa volta non si gioca con la fantasia: la storia è ambientata tra le case popolari di Chicago dove le gang, armate fino ai denti, contendono a un piccolo paradiso sgaruppato a forma di diamante il diritto di esistere. Perché da quelle parti non c’è tempo per la spensieratezza, per il gioco.

Da un altro inferno (quello delle scommesse clandestine e dei concerti di dita spezzate) salta fuori proprio il nuovo allenatore (Keanu Reeves) che si prenderà carico della vita di questo gruppo di ragazzini più amanti delle parolacce che dello sport in generale.

Lui non li vuole perché per prima cosa non vuole cambiare vita, cosa necessaria quando si viene a contatto con la forza prorompente della gioventù. Una maestra dal ghetto ed eventi più o meno tragici cercheranno d’indicargli la via, cosa comunque molto difficile.

Ottima storia (storpiata dall’autobiografia di Robert Muzikowski, scrittore che poi fece causa alla Paramount Pictures, vincendo, per essere stato rappresentato come un giocatore d’azzardo finito a caso su di un campo da baseball, cosa totalmente contraria alla realtà dei fatti). Ottimo cast a partite da Reeves e poi anche ottima regia che ha sapientemente tolto quella patina troppo “fantasiosa” a una storia ambientata nel ghetto.

Assolutamente da vedere. Con un avvertimento: munirsi di numerosi fazzoletti, possibile caduta improvvisa di lacrime.

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