Appuntamenti a Milano e provincia

Nessun appuntamento in calendario.

martedì 1 settembre 2009

Partite Settembre - Milano e provincia




Eccoci qua per il secondo anno a fornirvi tutte le date delle partite che si svolgeranno mensilmente sul territorio di Milano e provincia. Questi sono i primi appuntamenti segnalati per il mese di Luglio e Agosto.

Ovviamente, come sempre, Milano Strike Out non prende la responsabilità se i dati pubblicati fossero sbagliati o all’ultimo momento modificati.

Tutte queste informazioni vengono raccolte dai siti ufficiali dei vari clubs.
Quindi, prima di mettervi in viaggio controllate l’effettiva presenza della sfida.

A fine pagina troverete tutti i riferimenti telefonici per chiedere informazioni.

Buon baseball a tutti.


Domenica 6 settembre

Ares vs Rho United
Orario: 10:30 e 15:30
Luogo: Centro Sportivo Saini di Milano, Via Arcangelo Corelli, 136, Milano

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Sabato 12 settembre


Rho United vs Junior Parma
Orario: 15:30 e 20:30
Luogo: Centro Sportivo Molinello, via Trecate, Rho

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Domenica 13 settembre

Ares vs Porta Mortara Novara
Orario: 10:30 e 15:30
Luogo: Centro Sportivo Saini di Milano, Via Arcangelo Corelli, 136, Milano

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Info e contatti:


Milano Baseball 1946: 02-7386536 (sede sociale) oppure 02-47996783 (campo)
Ares Milano Baseball: 328-8514858 (segreteria) oppure 02-7562741 (campo)
Senago: 02-99480275
Seveso: 348-352310 oppure 0362-524777 (presidenza)
Bollate: 02-3503195 (campo) oppure 348 3329724 (presidenza)
Rho: 02-3562908 (campo)
Cernusco: 02.92110162 (sede sociale) oppure 02.9240611 (campo)

giovedì 2 luglio 2009

Taca la baleta - Luglio e Agosto -


C'è chi parte e c'è chi arriva




Il manager Castro - foto tratta da senagobaseball.blogspot.com


Tornare dalle vacanze non è per forza deprimente, qualcosa durante la nostra assenza è inevitabilmente cambiato e lo scoprire cose nuove può diventare pane per denti che temono di essere risucchiati nella monotonia post vacanziera.

In terra milanese c'è (pare) subbuglio: l'allenatore del Senago-Milano United è stato "licenziato" per fare posto al manager che da progetto avrebbe dovuto guidare la squadra già la scorsa stagione in solitaria (leggasi, due galli in un pollaio, anche se perfettamente collaboranti non si possono tenere).

Ed ecco che la stampa bloggheriana di casa seneghese storce il naso portando alla ribalta la convinzione che questa mossa sia stata fatta per addossare le colpe di una retrocessione al buon Castro.

Ovviamente le cose non stanno così e sono abbastanza palesi e riassumibili proprio nella strategia che prevede (come da tutte le parti) la presenza di un solo allenatore per panchina.

Ovviamente nessuno accusa Castro d'aver gettato da solo la squadra in B e ancora più ovviamente c'è da dire che il fulcro di questa decisione non può essere rintracciabile nella poca collaborazione tra i due manager. Infatti, pare, che i due andassero d'accordo, ma purtroppo i progetti sono altri.

Quindi non resta che augurare tutto il bene possibile e immaginabile a Castro e dare il benvenuto ad un unico skipper nella formazione. Triste ma vero, anche se i bloggher seneghesi stentano ad accettarlo. Fatevi forza.

Altra sorpresa è la possibile apertura ad altre realtà del progetto Franchigia Milanese: nulla di nuovo sotto il sole, infondo è nata per questo, ma i nomi delle "richiedenti asilo" rimangono chiusi nelle labbra cucite delle alte sfere del baseball targato United. Questo a fronte anche di pressanti richieste da parte del sottoscritto.

Se questa riservatezza è quantomeno comprensibile, nulla ci vieta di poter effettuare i nostri pronostici, ovviamente privi di fondamento, ma sempre leciti.

Più che altro la difficoltà viene dal capire se queste misteriose squadre siano provenienti dal basso (serie B e C) oppure addirittura dalla A2.

Tentiamo (anche tramite un comodo sondaggio che troverete in home page) di buttare lì dei nomi.

Seveso: era stato (se non ricordo male) annunciato un suo ingresso ancora prima che il progetto vero e proprio andasse in porto. Più o meno quando il Milano 1946 andava a zonzo per campi in cerca di una casa essendo stato sfrattato dalla sua. Poi non si sentii più nulla però a riguardo.

Ares: le probabilità sono decisamente basse, anche se ineffetti sarebbe auspicabile che, almeno nella città di Milano, si mettesse la parola "fine" alla dispersione di risorse tornando ad unificare gli sforzi per avere un baseball competitivo (leggasi, in tempi "magri" più ci si isola, meno si sopravvive).

Bollate: il mio più grande sogno "mostruosamente proibito". Non m'interessa che alle spalle c'è una storia di rivalità accesa, ma se per i cugini dell'Ares la questione lontananza si fa tristezza per i cugini storici del Bollate si fa rimpianto. Avremmo (secondo me) bisogno di loro per tornare nel baseball che conta. Che piaccia o meno.

Lodi: c'ho pensato e non sarebbe male. In fondo il territorio lodigiano punta verso la mecca del baseball emiliano-romagnolo, ma non è abbastanza distante da Milano per non sentire l'afrore meneghino nè vicino all'Emilia per iniziare a mangiare una piadina tra un inning e l'altro. Reclutare Lodi sarebbe assolutamente una scelta strategica per il bacino giovanile che esso storicamente coltiva.

Il resto sono nomi che possono essere fatti, ma che non mi vengono in mente. Ora tocca a voi. Sbizzarriamoci in questa fine estate di rientri e di sorprese.







E ora che si fa?





Non voglio affrettare i tempi ma un dubbio m'è apparso lampante nella mente: una franchigia dovrebbe avere a diversi livelli diverse squadre, ma ora che lo United è in serie B come potrà gestire la propria attività a braccetto con la già designata squadra di categoria, cioè il Rho United?

I giocatori come potranno essere divisi se adesso tutte e due le formazioni sosteranno in un identico campionato? Come potranno sfidarsi mettendosi vicendevolmente in difficoltà?

Un altro problema sul già folto elenco di cose da risolvere del baseball meneghino.







Retrocessi, di nuovo.


Foto tratta dal sito milanobaseball.it


La bella storia è già finita, parafrasando Mina nella sua "Se telefonando".
Ed è così, lo United fresco di promozione viene ricacciato malamente in serie B da un Redipuglia che agguanta la salvezza con una doppia vittoria sui nostri colleghi di sventura del Novara.

La voglia di parlare è poca e lo si evince anche dal sito del Milano 1946 che mette il cartello "Chiuso per Ferie" che sa però più dil "Chiuso per lutto" in una seconda estate di sofferenza piena.

Come già detto il progetto franchigia in quel di Milano è un progetto strutturalmente vincente nonostante i risultati che se ne ricavano: ci sono troppe squadre il Lombardia, troppo divise, troppo legate a serie minori (tra la C e la B) e unire le forze sarebbe l'unica medicina per sopravvivere. Come tirare le lancette indietro per rivivere quello che fu il baseball nella nostra regione, cioè poche squadre e grande livello e fame di vittorie.

Quello che esce dall'ennesima retrocessione a Milano è un movimento stanco e privato di ogni voglia di grandezza: la franchigia affonda, l'Ares è per l'ennesimo anno tra le ultime nella neanche troppo impegnativa Serie B (vedasi buona prova del Rho United) e il resto di ciò che gravita intorno alla provincia meneghina non si solleva da una serie C diffusa.

Capiamoci, nulla in contrario. Come potete vedere io sono un supporters dei Cernusco Bulldogs e mi piace vedere le partite anche di quella caratura. Ma ricordo che poco più di quindici anni orsono la Lombardia aveva una squadra nella serie massima, una squadra che giocava testa a testa con team europei.

Ce lo ricordiamo questo? Oppure abbiamo già buttato la spugna?
Perchè se fosse così ditecelo che almeno ci mettiamo il cuore in pace.
Buone fine vacanze a tutti.

Che il riposo sia d'aiuto, speriamo.





Incubo di un pomeriggio di mezza estate








Peggio di così non poteva andare
, anzi sì, ma che importa…
Mentre il Redipuglia porta a casa una sola vittoria lo United invece cade due volte in casa contro il Verona e si mette letteralmente nelle mani di una possibile retrocessione.

Infatti agli sfidanti diretti per rimanere in A2 mancano ancora due partite da recuperare proprio contro il già retrocesso Novara. Se mai i piemontesi mollassero il colpo in duplice copia si dovrebbe andare ai playout diretti tra la formazione friulana e quella milanese (o almeno così ci pare d’aver capito, se non fosse così scusateci per l’errore di calcolo).

Comunque sia purtroppo anche quest’anno le sorti del baseball meneghino sono tinte delle fosche tonalità della zona retrocessione.

Un risultato che ben pochi s’aspettavano probabilmente e due certezze che rimangono lì a lacerare la mente:

1 – Con l’unificazione sia il Senago che il Milano 1946 hanno dato il via ad un progetto serio e bello di crescita del movimento milanese e questa è una certezza che non va per nulla messa in discussione. Indietro non si torna e un vero tifoso sa che questa è una verità sacrosanta. Quindi il progetto è assolutissimamente da salvare.

2 – Di certo è innegabile che i risultati sul campo non siano stati (almeno per me) soddisfacenti. Il Milano 1946 con delle sconfitte più fragorose un anno fa è stato retrocesso. Lo United, nonostante abbia giocato meglio dei suoi predecessori, rischia di fare la stessa fine.

Ora c’è da capire perché non siamo riusciti a mettere sul piatto una salvezza quantomeno tranquilla (questo, per me, doveva essere l’obiettivo). Perché anche se il Novara vincesse una sola partita, regalandoci così la permanenza, non possiamo proprio fare finta di niente.

Ed è triste soprattutto perché, a differenza dell’anno scorso, l’entusiasmo e la freschezza sono state veramente di casa in questa nuova avventura (come poter non paragonare il silenzio che regnava nel dug out del Kennedy e il tifo che invece è fuoriuscito copioso dalla panchina “riunita” in quel di Senago?).

Ma questo non sembra bastare. Non ancora. Non oggi.




Cinquanta e cinquanta




Lasciamoci alle spalle la scaramanzia e prendiamo tutto il coraggio che abbiamo per vedere la realtà: cinquanta per cento giocato sulla salvezza e altrettanto puntato sulla retrocessione.

Diffidare dal pensiero che crede che questa domenica con il Verona sarà una prova abbordabile, diffidare anche di quello che ci vorrebbe già spacciati e pure di quello che spera nel crollo verticale dei friulani (sia nel prossimo turno, sia nel recupero con il Novara), sarebbe amaro salvarci per demerito altrui.

Si sbaglia comunque: lo United ci ha abituato a colpi di coda quando il tutto sembrava noiosamente proiettato verso la sconfitta (vedasi doppietta con il Piacenza), ma anche ha lasciato più di un'occasione abbordabile sul piatto e noi avevamo detto che questi punti mancati sarebbero pesati sulle spalle di una possibile corsa alla salvezza.

E così è stato. I nostri lettori hanno comunque salvato la squadra con un bel "abbastanza soddisfatto" che non si può proprio trasformare in una gioia piena (45% dei votanti). Per il resto abbiamo pari percentuali per chi si sente "molto deluso" (27%) e "un po' deluso" (27%). Contando però che qualche voto s'è spostato (un'opzione garantita automaticamente) dopo la doppia vittoria ai danni del Piacenza.

Il resto verrà scritto da lunedì in poi. Parere personale mi porta a pensare che, in caso di permanenza in A2, sia necessario accantonare la tattica "quest'anno è andata così, ma dovevamo abituarci, l'anno prossimo sarà meglio", perchè secondo me questa sarebbe la strada per solo rimandere la discesa in serie B di 365 giorni.

Dicono gli inglesi che la via per gli inferi sia lastricata di ottimi propositi: ottimo, tagliamoli e iniziamo già a preparare una strategia per un'eventuale salvezza. La nostra squadra non ha vinto come (almeno io) pensavo dovesse, quindi (secondo me) andrà modificata, tenendo il buono che quest'anno è apparso di buono e andando sul mercato per infarcire le mancanze.

E se non andasse bene? Niente di nuovo sotto il sole milanese, perchè tanto (almeno io tifoso) ho imparato da tempo a cadere....e quindi da questa certezza si può solo migliorare...

Ora aspettiamo.




United, troppo presto per esultare



Foto tratta da milanobaseball.it


I risultati che i nostri Riuniti stanno inanellando fanno di certo alquanto piacere. Tra pareggi e piene vittorie ecco che la stagione volge al termine. Ovviamente, però, avendo davanti delle casacche milanesi non possiamo mai sentirci salvi prima del tempo.

Chi si aspettava una stagione tranquilla a metà classifica o un tracollo all’ultimo posto sarà rimasto ben deluso: siamo lì per salvarci, ma dietro le squadre inseguono, mordono e non mollano così facilmente.

Archiviata la pratica Novara - Avigliana con una granitica retrocessione ecco che i friulani del Redipuglia ci stanno alle calcagna con un pesantissimo fiato sul collo: solo quattro punti di distacco e due partite da recuperare contro i neoretrocessi piemontesi di cui sopra.

E i ragazzi dello United invece staccano un biglietto per le prossime due partite che hanno già il sapore del calvario. Si incrociano le spade con il Verona e poi si ospita la calda Sicilia targata Paternò.

Facile pensare che la tragedia di una retrocessione inaspettata spinga il Novara a non metterci cuore e anima nella sfida di recupero con il Redipuglia e quindi il tutto obbligherebbe il Senago-Milano United a portare a casa quanti più punti possibili dalle quattro prossime partite.

Non c’è estate senza sudore, se poi c’è di mezzo il baseball milanese la sofferenza è quasi sempre garantita. Che bellezza. Che afa.





ARES, vittorie che san di miracolo






Alla fine bisognerebbe solo essere felici e lasciare da parte ogni tipo di ragionamento a posteriori, ma visto che siamo qui e siamo dei petulanti chiacchieroni ecco che non possiamo che sottolineare l’incredibile doppio pareggio consecutivo dei ragazzi del Saini.

Un mezzo risultato che se altrove può far storcere il naso qui sa di mezzo miracolo: ultimi in classifica, una serie di sconfitte (e molte per “manifesta”) e il morale (ovviamente) sotto le scarpe.

E allora ecco che i rossoblù capitanati da Faso aspettano che il sottoscritto vada in ferie per inanellare due turni vincenti, una cosa che non si vedeva da tempi immemori. Quasi come se fosse un dispetto per la nostra acida insolenza del tipo “smettete di puntarci i riflettori e vedrete che lavoreremo meglio”.

Ovviamente non pretendiamo d’esercitare tale influenza sul destino dell’Ares (ancora tremendamente appeso al treno della retrocessione) e quindi pensiamo che una sorpresa al mare può essere un ottimo regalo da scartare sotto l’ombrellone.

“Bip, bip… bip, bip”, messaggio dal mio solito informatore: la cenerentola della serie B ne vince due. Gaudio e tripudio. Finalmente.




Chi si accontenta gode?




- foto tratta da milanobaseball.it -



Ci siamo: oltre all'avvento del digitale terrestre eccoci all'avvento della stagione dei pareggi per le nuove casacche dello United.

Dopo la doppietta (unica, irripetibile) ai danni del Novara ecco che i milanesi riuniti cacciano fuori dal cilindro un altro pareggio con il Collecchio che se da una parte è buona cosa (visto il capitombolo dei piemontesi e dei friulani) dall'altra sembra che lo sia solo ed esclusivamente per demerito di chi ci rincorre.

Un passo in più in classifica è di certo meglio che nessuno. Ma è proprio così positivo per una squadra come lo United (che aveva il privilegio di sapere un giorno prima il risultato negativo delle sue contendenti) fermarsi solo sul 1 a 1?

Forse, e dico forse, non è che stiamo perdendo un po' le speranze nell'effettiva forza dirompente dello United tanto da farci quasi esclamare "beh, dai, un pareggio, meglio che niente"?

Un pareggio è di certo meglio che niente, ma una doppietta è di certo meglio che un pareggio.

Il Collecchio, come già detto, è di tempra forte e avversario potenzialmente ostico, ma il Senago-Milano aveva il compito, se non l'obbligo, di salire di due punti in classifica.

Perchè qua è sempre la questione del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto: secondo me quando sai che le tue avversarie dirette (Novara e Redipuglia) sono state sconfitte per due volte 24 ore prima della tua discesa in campo non puoi accontentarti di un pareggio.

Tanto più che a un Redipuglia un Paternò tritatutto non capiterà più e quindi era l'unica occasione per avere (quasi) assicurati uno scarto a nostro favore. Così come per la parabola negativa del Novara: quando dobbiamo approfittarne? Quando magari si sveglieranno dalla crisi di risultati?.

Insomma, non è per essere critico ad ogni costo. Infondo, ripeto, un punto è meglio che nessuno, ma semplicemente non riesco ad abituarmi al fatto che davanti a questo United si debba quasi arrendersi ad un destino già scritto nel segno del pareggio.

Sembra troppo chiedere una doppietta?

Nubi nerissime invece dall'altra parte del naviglio: l'Ares crolla ancora, questa volta in terra parmense e scivola nei meandri di un ultimo posto fatto di diciotto sconfitte e solo tre vittorie.

Dire altro mi pare quantomeno superfluo, soprattutto di fronte ai telegrammi rilasciati dal sito della squadra che non ci permettono di capire effettivamente quale sia la strategia dei rossoblu a questo punto.

Anche se però forse un esempio lampante appare davanti ai nostri occhi. E questo esempio porta il nome di Old Rags Lodi, l'anno scorso messi forse peggio addirittura della squadra del Saini.

Beh, quest'anno, senza fare scintille, stanno riuscendo a cavarsela sopra il baratro della zona retrocessione. Un cambiamento netto rispetto a 365 giorni fa. Un cambiamento che può raccontare ai ragazzi dell'Ares che un futuro diverso è non solo auspicabile ma percorribile.

Nota di merito al Lato B dello United invece che continua imperterrito a stare in bilico sul .500 e quindi molto vicino al chiudere la stagione portandosi a casa l'aggettivo "vincente". Basterebbe solo uno scossone continuo di risultati. Comunque bene così.

Male invece per i nostri amici del Cernusco Bulldogs che si ritrovano triturati per 15 a 2 davanti al pubblico di casa. Un risultato che li scalza da quel soddisfacente .500 che poteva rendere tutto più bello.

Ci sono però ancora tre partite da giocare. Missione vincerne di più. Sotto con i risultati.






Ares, il dono dell'ottimismo





Merce rara di questi tempi e quindi preziosa. Vedere il mondo, la realtà con altri occhi può rappresentare una salvezza e una risorsa personale indispensabile per sopravvivere in ambienti potenzialmente ostili (leggasi Milano).

Il tipico comunicato scarno apparso sul sito dell'Ares conferma questa tendenza. Una tendenza che oramai pervade, quasi come un motto, l'attività dei ragazzi del Saini. Ma andiamo, più concretamente ad analizzare il messaggio rilasciato dall'organo d'informazione ufficiale dei rossoblu.

Gara1 : una buona partita, ottimo comportamento dei ragazzi dell' Ares che all'ottavo inning si portano in vantaggio per 10-8. Il Brescia reagisce con determinazione e riesce ad uscire vincente per 14-10. Da segnalare 2 fuoricampo di Guzman, che hanno dato la carica ma non è stato purtroppo sufficiente.
Gara2 : 14-2 per il Brescia è il risultato finale al 7° inning, una brutta sconfitta per manifesta inferiorità che non fa bene al morale già basso. Sembra veramente difficile uscire da questo mostruoso slump di squadra, ma lavoriamo duro per riuscirci al più presto.


Tutto buono (se così si può definire una doppia sconfitta), tutto condivisibile se però non saltasse all'occhio un particolare che poi è il fulcro della nostra riflessione sull'ottimismo innato di questa squadra:

Sembra veramente difficile uscire da questo mostruoso slump di squadra, ma lavoriamo duro per riuscirci al più presto.

Dicesi "slump"

1. crollo
2. caduta
3. recessione
4. calo
5. crisi

verbo

1. cadere
2. crollare
3. calare
4. diminuire

Ora, solo chi riesce a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno può affermare che due stagioni consecutivamente "perdenti" (cioè sotto i .500) e giocate alla salvezza tra l'ultima e la penultima posizione possano partorire un sostantivo di tale natura.

Si cade perchè si è in piedi, si crolla perchè si è forti nella postura, si cala perchè si stava quantomeno procedendo meglio, si diminuisce perchè si cresceva,si va in crisi perchè prima invece si era sicuri.

Invece mi pare che da due anni (gli anni di vita di questo blog e del suo occhio sull'attività dell'Ares) non ci sia stato praticamente nessuna striscia vincente che possa far risaltare un'inversione di marcia, prospettando piuttosto la vittoria come evento unico in una valle di sconfitte.

Ammiro comunque la volontà di Faso e soci di voler vedere il bicchiere mezzo pieno. Anche se però, concedetemelo, il bicchiere sembra oramai non più un bicchiere ma una vasca e il mezzo pieno qualcosa di altamente evaporato.

Ottimismo e realtà. Con chi stare?





Milano: addio mondiale?





Questa pare la verità raccontata dal forum della Juve '98.

Quindi niente Bollate (cosa che forse si poteva pensare) e niente Milano, cosa che invece ci lascia un po' di sasso visto che nemmeno ufficiosamente si erano presentati indizi per far prevedere questo risultato.

Da tenere comunque a mente che il rifacimento del Kennedy, da quanto siamo venuti a sapere, è stato completamente sovvenzionato da soldi privati e da zero soldi arrivati dal Comune.

Cosa che se venisse confermata scuserebbe a pieno un ritiro che tra tanti significati potrebbe abbracciare anche una piccola verità, cioè che Milano, come città, non merita di certo un appuntamento sportivo mondiale.

Aspettiamo conferme ufficiali comunque, su tutti i fronti.

Varie ed eventuali - Luglio e Agosto -

IBL: tempo di finale





A vostro rischio e pericolo: se poi le vostri dolci metà o i vostri amici più stretti, stanchi di sentire parlare di baseball anche in vacanza, vi abbandoneranno non è di certo colpa nostra. Ambasciatore non porta pena.

Infatti è arrivata la programmazione di Raisport per quanto riguarda la copertura delle finali della Italian Baseball League che vedranno impegnati i bolognesi della Fortitudo e i campioni in carica del San Marino.

Se proprio non siete stanchi e avviliti (sentimenti ricorrenti, credo, per gli appassionati milanesi del batti e corri) eccovi tutte le date.

venerdì 14 agosto dalle 21.45
sabato 15 agosto dalle 21.30
lunedì 17 agosto dalle 22
martedì 18 agosto dalle 22
mercoledì 19 agosto dalle 21.45
venerdì 21 agosto dalle 21.45
sabato 22 agosto dalle 21.20

Se poi non volete perdervi nemmeno un minuto di queste sfide, bypasando i palinsesti del canale sportivo dell'emittente di Stato, potrete seguire sul sito internet di RaiSport le partite fin dal primo lancio.

Buone finali a tutti...amici e dolci metà permettendo.





Mr. Baseball


[Mr. Baseball, USA, 1992, Commedia, durata 85'] Regia di Fred Schepisi.
Con Tom Selleck, Ken Takakura, Aya Takanashi, Dennis Haysbert



Che diamine ci fa Magnum P.I in battuta per gli Yankees? Questa la prima domanda che balza alla mente allo spettatore non informato.

Nella giungla dei film dedicati al baseball oggi ci occupiamo proprio di una pellicola che vede come protagonista l’immortale interprete dell’agente ferrarizzato portato alla ribalta dal baffuto Tom Selleck negli anni ottanta.

Ma oggi ci troviamo al cospetto di una storia differente. Niente poliziesco e niente Florida (o California che fosse). Il racconto parla di un giocatore che fu di successo e che invece ora si trova sulla via del tramonto. Latitano le vette delle medie battute, il ruolo di prima base insediato dall’arrivo di un nuovo promettente giovane, un agente che non riesce a trovare nemmeno un ingaggio per un disperato rilancio d’immagine…

L’unica soluzione? Cercare fortuna altrove dove per “altrove” s’intende mollare baracca (Major League) e burattini (Stati Uniti) per tentare di sopravvivere nell’unica piazza che potrebbe fornire un’offerta ad un giocatore oramai avanti negli anni, cioè il Giappone.

Lo spirito totalmente sbruffone del protagonista (ben interpretato dal nostro Selleck) però creerà un vero e proprio cortocircuito dentro la nuova squadra nipponica inadatta a fronteggiare le pretese sguaiate del protagonista (animo “yankee” contro spirito “samurai” per intenderci).

Un viaggio nel baseball del sol levante con le sue tradizioni condito da una piccola spolverata di cultura giapponese per un film veramente godibile e ben strutturato dove c’è spazio anche per una bella storia d’amore.

Scelta consigliata per chi vuole incrementare la propria collezione di film dedicati al baseball, soprattutto per quel taglio orientale dato all’argomento. Insomma, da vedere.




Che botte se incontri gli orsi



Un film di Michael Ritchie. Con Vic Morrow, Tatum O'Neal, Walter Matthau, Jackie Earle Haley . Titolo originale The Bad News Bears. Commedia, durata 102 min. - USA 1976.



Purtroppo, premetto, non sono riuscito a trovare una copia in lingua italiana di questo film. Quindi ho dovuto cimentarmi nell’interessante, quanto scomoda, visione in lingua originale del tutto.

Un film che sa di antico, un film che però non scava nel passato come la tipica pellicola in bianco e nero. Siamo nei colorati anni settanta e la storia è quella che allora era già tipica per un film sul baseball.

Abbiamo un allenatore demotivato e alquanto beone e un gruppo di ragazzini che sulla carta sono gli ultimi del campionato. La missione? Quella di portare questi Bears al trofeo finale districandosi tra problemi, vittorie inaspettate, crisi e buoni sentimenti.

Ottimo l'immortale Walter Matthau (pur non possedendo il le phisique du role dell’ex giocatore del baseball) nei panni dello sfiduciato manager. Da notare (almeno in lingua originale) la presenza di un folto numero di parolacce assortite che condiscono il copione qua e la rendendolo forse inadatto per una visione famigliare a cuor leggero.

Tipico film del “successo della squadretta” che comunque, nonostante tutto, non annoia. Si poteva pretendere qualcosa di più, ma la sguaiatezza e una certa ruvidità rende comunque unico questo film che è stato replicato anche nei giorni nostri (prossimamente su questi schermi con la recensione).

Giusto per lanciarci un occhio. Niente di grandioso ma nemmeno di così brutto.




L’idolo delle folle


Un film di Sam Wood. Con Gary Cooper, Teresa Wright, Babe Ruth, Walter Brennan, Dan Duryea, Elsa Janssen, Ludwig Stössel, Virginia Gilmore, Bill Dickey, Ernie Adams, Pierre Watkin, Harry Harvey, Bob Meusel, Mark Koenig, Bill Stern.Titolo originale The Pride of the Yankees. Biografico, b/n durata 127 min. - USA 1942.



Poco più di settanta anni fa un già malato Lou Gehrig parlava alla folla assiepata sugli spalti dello stadio degli Yankees per annunciare al mondo del baseball il suo prematuro ritiro dovuto ad una malattia allora sconosciuta e che proprio grazie al contributo di vita dato da questo campione iniziò ad entrare nei libri di medicina.

L’idolo delle folle (traduzione italianizzata del titolo originale, The Pride of Yankees) ripercorre la vita di Lou dagli inizi nella sua famiglia d’immigrati fino ad arrivare proprio a quel grande (e tragico) giorno quando Gehrig parlò per l’ultima volta alla nazione.

Una pellicola in bianco e nero che parla non solo di un baseball che non c’è più, ma di un mondo che oramai è scivolato via: nella storia di questo campione possiamo assaporare un racconto che potrebbe essere uscito dalla bocca dei nostri nonni a cavallo tra brillantina tirata sui capelli, buoni propositi per il fidanzamento e cronisti sportivi che con le macchine da scrivere occupavano le panche degli stadi.

Ovviamente agli occhi di uno spettatore del 2009 molte scene potrebbero far ridere o peggio ancora annoiare, però mi pare bello e interessante andare alla scoperta di un film che comunque ha fatto la storia del genere e che descrive un baseball delle radici, un baseball che ai tempi era ancora nudo e crudo, ancora lontano dai fasti di un mondo votato alla tecnologia.

Un viaggio nel passato. Una pellicola del passato. Una bellezza ancora presente.





Un sogno, una vittoria (The Rookie)


Un film di John Lee Hancock. Con Dennis Quaid, Rachel Griffiths, Brian Cox, Jay Hernandez
Titolo originale The Rookie. Drammatico, durata 127 min. - USA 2002.


Estate, tempo di mare, di vacanze e anche di serate in compagnia dei film che durante l’oberato anno non hanno potuto popolare il nostro impolverato lettore dvd.

E visto che si presume che non siate da soli a godervi il riposo ecco un consiglio per la visione dal vostro Milano Strike Out di fiducia. Gioco facile in effetti per questo prodotto targato Walt Disney che può piacere ai grandi, ai meno grandi e addirittura (udite udite) anche alle compagne/mogli che mal digeriscono di vedere anche in vacanza qualcosa che abbia a che fare con il gioco del baseball.

Un film lunghetto ma scorrevole che addirittura si divide in due sottostorie con al centro la vita di un professore di chimica di un liceo americano del Texas alle prese con il mistero di un campo dove non cresce l’erba e una squadra di alunni poco motivati. In più la storia di quel suo cuore nel quale brucia ancora l’animo del lanciatore che fu, quello che per un pelo non riuscì a sfiorare la Major League.

E allora ecco che una promessa strappata su di un campo disperso tra i pozzi di petrolio diventa una sfida per un uomo in là con gli anni che vuole prendere al volo l’ultimo treno per dimostrare a sé stesso di poter ancora coronare il suo sogno di sempre.

Una pellicola gradevole, né troppo profonda né troppo sempliciotta con dei picchi di genialità che fanno sorridere (leggasi il provare a lanciare davanti alle telecamere dell’autovelox).

Insomma un modo per passare in tranquillità una serata con tutta la famiglia. Garantito Walt Disney. Quindi una sicurezza.

Partite Luglio e Agosto - Milano e provincia




Eccoci qua per il secondo anno a fornirvi tutte le date delle partite che si svolgeranno mensilmente sul territorio di Milano e provincia. Questi sono i primi appuntamenti segnalati per il mese di Luglio e Agosto.

Ovviamente, come sempre, Milano Strike Out non prende la responsabilità se i dati pubblicati fossero sbagliati o all’ultimo momento modificati.

Tutte queste informazioni vengono raccolte dai siti ufficiali dei vari clubs.
Quindi, prima di mettervi in viaggio (soprattutto nel mese di Agosto) controllate l’effettiva presenza della sfida.

A fine pagina troverete tutti i riferimenti telefonici per chiedere informazioni.

Buon baseball a tutti.



Sabato 4 luglio

Rho United vs Oltretorrente
Orario: 15:30 e 20:30
Luogo: Centro Sportivo Molinello, via Trecate, -------------------------------------------------------------------------

Domenica 5 luglio

United vs Collecchio
Orario: 10:00 e 15:30
Luogo: Via Per Cesate 3 Senago (-------------------------------------------------------------------------------

Domenica 5 luglio

Cernusco Bulldogs vs Colorno B. C.
Orario: 15.30
Luogo: Centro Sportivo comunale Via Buonarroti - Cernusco S/N, ------------------------------------------------------------------------------------------

Domenica 12 luglio

United vs Bollate
Orario: 10:00 e 15:30
Luogo: Via Per Cesate 3 Senago ---------------------------------------------------------------------------------

Domenica 12 luglio

Ares vs Crocetta
Orario: 10:30 e 15:30
Luogo: Centro Sportivo Saini di Milano, Via Arcangelo Corelli, 136, Milano
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Domenica 19 luglio

Cernusco Bulldogs vs Langhirano B. C.
Orario: 15.30
Luogo: Centro Sportivo comunale Via Buonarroti - Cernusco S/N, Milano
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Sabato 25 luglio

Rho United vs Porta Mortara Novara
Orario: 15:30 e 20:30
Luogo: Centro Sportivo Molinello, via Trecate, Rho
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Domenica 26 luglio

United vs Paternò
Orario: 10:00 e 15:30
Luogo: Via Per Cesate 3 Senago (MI)
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AGOSTO

Domenica 2 agosto

Ares vs Juve ‘98
Orario: 10:30 e 15:30
Luogo: Centro Sportivo Saini di Milano, Via Arcangelo Corelli, 136, Milano
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Sabato 29 agosto

Rho United vs Juve ‘98
Orario: 15:30 e 20:30
Luogo: Centro Sportivo Molinello, via Trecate, Rho
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Info e contatti:


Milano Baseball 1946: 02-7386536 (sede sociale) oppure 02-47996783 (campo)
Ares Milano Baseball: 328-8514858 (segreteria) oppure 02-7562741 (campo)
Senago: 02-99480275
Seveso: 348-352310 oppure 0362-524777 (presidenza)
Bollate: 02-3503195 (campo) oppure 348 3329724 (presidenza)
Rho: 02-3562908 (campo)
Cernusco: 02.92110162 (sede sociale) oppure 02.9240611 (campo)

martedì 2 giugno 2009

Taca la baleta - Giugno -


E fu doppia vittoria



Silva, dopo il fuoricampo - foto tratta da milanobaseball.it



Doveva arrivare, quantomeno perchè pareggiarle (quasi) tutte era un'impresa da guinnes dei primati, forse anche troppo difficile per una squadra come lo United che almeno questa volta, senza troppi complimenti, passa sopra i debilitati novaresi.

Non si brilla (ancora sette errori difensivi, inaccettabili in A2) ma almeno si porta a casa il risultato pieno con un grande Silva che, dopo aver piazzato un homer da 3 punti, addirittura ritorna dopo anni sul monte come rilievo chiudendo una partita vincente.

Stranezze di uno stranissimo United che ora come ora vince un biglietto per tenersi a distanza dagli inseguitori che rispondono al nome di Redipuglia e, appunto, Novara. Nonostante la (giusta e comprensibile) gioia per questa doppia vittoria mi pare prematuro, come in diversi luoghi ho già visto fare, tirare un pieno respiro di sollievo. La lotta quest'anno sarà fino all'ultima giornata. Niente sconti. Niente regali. Anche noi dovremmo mettercelo in testa.

Perchè Collecchio è tutto tranne che "alla pari" (all'andata pareggio con un viaggio negli extra innings) con due vittorie sopra e con quasi un punto percentuale di vantaggio.

Le contendenti se la vedranno comunque peggio: Piacenza per il Novara e Peternò per il Redipuglia. Quindi, riassumendo, o si approfitta ORA della situazione, oppure possiamo anche dire che le cose potrebbero mettersi decisamente complicate.

Complicate di certo però non peggio che per i ragazzi dell'Ares che ritornano a casa da Brescia con uno sweep che ancora una volta spiazza chi in questo team vuole trovarci un senso: perdono di soli 4 punti nella prima partita (con dieci RBI) e poi vengono travolti via Mercy Rule al settimo in Gara2.

Un senso non c'è anche se il risultato comunque non cambia. Ultimo posto anche se a solo una vittoria dal Porta Mortare e tre dal Cagliari. Una sciocchezza se l'Ares iniziasse quantomeno a vincerne qualcuna. Ma se rimane costantemente a vuoto la vedo dura. Veramente dura. Intanto riportiamo anche l'assoluto silenzio del sito ufficiale che, se non fosse per scarni comunicati, sarebbe più abbandonato di una miniera nella provincia di Carbonia. Vorremmo sapere cosa sta succedendo in quel del Saini e cosa i piani alti dell'Ares pensino di fare davanti a questa situazione che sta veramente assumendo le caratteristiche di un crollo verticale.

Dall'altra parte continua la cavalcata sui .500 del Lato B dello United che pareggia con il ben più quotato Crocetta. Niente di nuovo sotto il sole di Cernusco che questo week-end aveva il turno di riposo all'ombra di una piccola ma significativa rimonta in classifica che regala anche a loro il .500.

Ottimo risultato se si pensa che in Disable List si ha Andrea Bosis, Alberto Navoni, Francesco Radaelli, Edwin Garcia e Christian Giamello e che ad aiutare la squadra siano entrati tre ragazzi dei cadetti.

Una speranza per il futuro. Di certo.





“Mi manca la salute, ma per il resto tutto bene” (.cit)






“È tutto chiaro dentro me, è tutto chiaro dentro te, è tutto chiaro dentro noi, anche se poi ci sono nei grossi quanto buoi, il consulente ne ha trovato almeno sei”… simpatica canzone partorita dalla testa dei Banda Elastica Pellizza. Una simpatica “quasi filastrocca” che nel ritornello recita “Mi manca la salute, ma per il resto tutto bene”, una canzone che non riesco a togliermi dalla testa, come difficilmente riesco a togliermi dalla testa ciò che ho visto oggi in quel di Senago.

È passata la mezzanotte ma proprio non ce la faccio a prendere sonno. Perché non riesco a capire. Non riesco a mettere uno dietro l’altro pensieri in ordine compiuto che possano suggerirmi cosa pensare della prestazione dello United. E molte volte ciò che non si riesce a spiegare si fa ancora più fatica ad accettare.

Lo United perde, ma non perde come perdeva il Milano 1946 o come i cugini dell’Ares. Lo United è affiatato, brioso, alle volte anche convinto delle proprie capacità al di sopra dei risultati effettivi (soprattutto al piatto). Eppure perde e perde anche male.

In battuta, come detto, nulla di concreto (quasi tutti regali agli esterni e comode carezze nei guanti degli interni), in difesa o grandi azioni da manuale o grandi buchi che in serie A2 non si dovrebbero vedere più di tanto (sono lontani i tempi delle vittorie in serie B con dieci errori e passa, sveglia!). Sul monte né cose orride, né cose belle… “ma per il resto tutto bene”….

Insomma, come ho detto prima, non si capisce proprio cosa non vada in questo United. Anche se sono consapevole che non ci sia da ricercare una motivazione sola che giustifichi questo andamento deludente.

Ripeto ancora il mio personalissimo parere che qualche giocatore non si sia ancora ambientato pienamente nei ritmi alti di questa categoria (sugli spalti si diceva che la A2 di quest’anno è come la IBL depotenziata, quindi letale se presa anche solo involontariamente alla leggera).

Di più non so proprio che dire. Se non che è proprio un peccato vedere sprecato (almeno nel breve termine) quel feeling d’unità che si respira vedendo questi ragazzi insieme. Non solo sembrano, ma sono un bel gruppo unito. Peccato che i risultati però latitino.

Nulla però a confronto allo schianto verticale nella quale l’Ares sembra impegnato. Precipitare nei meandri della classifica incapaci di prendere in mano la cloche per tirare a sé il destino e salvarsi da uno schianto che questa volta si prevede come veramente rumoroso.

Senza che si offenda qualcuno (siamo qua a chiacchierare, senza che nessuno salga in cattedra o su di un pulpito) vorrei tentare di ragionare per assurdo con un ragionamento altamente estremo. Forse un pelino troppo estremo, ma che credo sia utile per arrivare a capire, almeno per noi tifosi, dove i ragazzi del Saini vogliano andare.

E il ragionamento per assurdo è il seguente: non sarebbe meglio, visto i risultati che oramai si protraggono da almeno due anni (prima questo blog non seguiva la squadra, quindi non sappiamo), accettare una probabile retrocessione per spostarsi di categoria e così iniziare seriamente a dare la giusta casa ad un baseball che evidentemente nella Serie B non può trovare spazio?

Mi è sembrato di capire (correggetemi se sbaglio) che l’Ares punti molto del proprio lavoro sul gioco inteso come attività nella quale impegnarsi sì, ma curando soprattutto l’aspetto amicale del gruppo, il classico “si gioca per divertirsi” o l’ancora più noto “l’importante non è vincere, ma partecipare, se si vince poi ancora meglio”.

Ecco, a me pare che nell’anticamera dell’A2 questo spirito (se mai fosse presente, magari mi sto sbagliando) sia assolutamente inadatto. Cosa che invece in una Serie minore (più pacata, meno competitiva, più amatoriale se vogliamo), come infondo è la C, potrebbe rendere sereno il lavoro di un Ares new and improved, detto alla statunitense.

Per finire rileviamo anche la doppia sconfitta del Rho United. In questa valle di lacrime solo i Cernusco Bulldogs portano buone notizie con una vittoria ai danni del Legnano per 15 a 4. Ottimo, almeno loro.

Intorno a questo risultato roseo si continua a perdere. Qualcuno che ha capito perché lo dica. Almeno vado a dormire sereno. Mannaggia.





Milanesi? PRRRRRRRT (.cit)





Non fanno piangere ma neanche fanno fare i salti di gioia.

Se ci fosse una scommessa sicura alla fine del week-end la posta più bassa l’avrebbe il pareggio: lo United sembra gradire geneticamente il fermarsi ad un pelo dalla doppietta per far registrare agli annali una stagione sul filo (più o meno) dei .500

Domina la prima sfida fin dall’inizio e poi (come al solito) lascia nel dugout la testa e si fa ricuperare negli extra innings. Il pomeriggio passeggia e porta a casa una shutout che rende la giornata ancora più paradossale.Ci sarebbe da arrabbiarsi, ma alla fine fa troppo caldo. Ci sarebbe da rimanere delusi, ma alla fine credo non si possa chiedere tanto di più a dei neopromossi. Però mi chiedo quando mai Milano e provincia potrà fregiarsi d’avere sul proprio suolo una formazione “trita vittorie” come quelle del secolo scorso, miraggio di un tempo che ci vedeva protagonisti addirittura in Europa e che oggi invece ci vede in perenne lotta a cavallo (complessivamente) tra la Serie B e gli ultimi posti della Serie A2.

Perché così è anche (se non peggio) per le sorti dei ragazzi del Saini, duplice sconfitta contro una squadra che, a parte i ragazzi dell’Ares, detiene il record maggiormente negativo della divisione. Doppia sconfitta ed ecco che i rossoblu scivolano in pienissima zona retrocessione. Una possibilità lontana se mai il prossimo anno verrà allargata la IBL (e di conseguenza la A2), ma che comunque pesa sulla testa di questa formazione che da secoli non sta facendo vedere del buon baseball. Servirebbe forse una retrocessione per rimescolare le carte e ritrovare la combattività? Altra ardua sentenza. Altra nota depressiva sulle spalle della scena meneghina.

Doppia sconfitta anche per il Rho United che lascia sul piatto dello Junior Parma due punti molto utili per staccarsi dal centro della classifica. Un “punto cinquecento” che dimostra per l’ennesima volta (se mai servisse) lo stato di salute del baseball di Milano e dintorni: si vince qualcuna, se ne perdono altre, non si fa grandi cose, ma nemmeno cose così brutte. La virtù sta nel mezzo, dicevano, ma alle volte (in generale, ovunque) questa è anche l’anticamera della mediocrità di un movimento incapace d’imporsi come invece nel passato più di una volta è riuscito a fare. Dall’Europa ai .500 fissi. Dalle finali allo Steno Borghese ai continui pareggi (e sconfitte) tra la serie B e la A2.

Unica nota positiva la vittoria in casa dei Cernusco Bulldogs che dalla Serie C1 si fanno sentire con una vittoria (per un punto) sui giocatori dell’Altopiano. Magra consolazione per un week-end (come al solito) sbilanciato verso i risultati negativi. Ma meglio che niente.

Quello che ho scritto di certo farà storcere il naso a molte persone che mi accuseranno d’essere troppo critico e pessimista, ma credo fermamente che alla fine servirebbe, GENERALMENTE, iniziare a pretendere di più da un movimento (quello di Milano e provincia) che non dovrebbe avere nulla a che invidiare ad altre realtà ben più vincenti. O almeno così credo.

Se poi mi dite che lamentarsi non serve a nulla e che le cose andranno sempre verso il meglio, io per adesso vi credo, ma come diceva la mitica Pina Fantozzi “inizio ad essere rispettosamente in pensiero”. Chiamatemi scemo.





Errare è umano, perseverare minga trop







Si perde e si perde anche male.
Purtroppo lo United ultimamente sta piegando un po' il capo agli eventi. Pericolosa curva negativa, quella di Codogno, che potrebbe minare la sicurezza dei Riuniti ora che serve di più (stagione inoltrata, stanchezza e cose simili).

A preoccupare è soprattutto il diamante che, da quanto si evince nei dati pubblicati sul web, rischia di rappresentare il vero e proprio tallone d'Achille della squadra, in barba a tutti quelli che pensavano che i problemi venissero solo dal monte di lancio.

Il quartetto composto da Silva, Wong, Drago e Maldonado sfodera la bellezza di trentatrè errori in venti partite. Troppi. Purtroppo, ancora una volta, almeno nel caso degli ex senaghesi (e se vogliamo anche di Drago) si paga la poca esperienza "di calibro A2" dove il gioco approssimativo (in generale, non è un'accusa, vale per tutti e ovunque) tollerato ancora in Serie B qui non paga, anzi crea problemi.

C'è da chiedersi, ma forse anche no, cosa sarebbe successo con un Parisini e un Selmi in più. Comunque è inutile stare a piangere sul latte versato. Traiamo il meglio da questa stagione (che comunque si pretende quantomeno non finisca nel vortice dei playout) e si spera che l'anno prossimo (in attesa dei primi lontani frutti delle giovanili) venga aperto ancora di più il portafoglio per portare in rosa gente da sostituire a piacimento alle prime "avvisaglie di errore".

Invece nel nuovissimo derby tra Ares e Rho United a spuntarla sono proprio i secondi che stanno conducendo veramente un buon campionato. Forse mai neanche sperato nelle più rosee previsioni. Da notare l'ininfluente (perchè troppo prematuro per influire) cambio di panchina per i ragazzi di Faso: esce (per salire sul monte) Jimmy Calzone ed entra Gaetano Cristiano. La zuppa comunque non cambia, anche se in Gara2 l'Ares tira fuori un po' di coraggio portandosi a ridosso dei dominanti. Non basta comunque e i sainiani tornano in quel di Milano con le proverbiali pive nel sacco.

Pive nel sacco anche per il sottoscritto che, recandosi al Saini per la partita in cartellone di serie c2, non trova nessuno e finisce il suo pomeriggio sdraiato su di una panchina del parco Forlanini. Evidentemente il sito federale non ha comunicato la variazione e il baseball targato C2 dell'Ares non merita nemmeno tanta pubblicità su di un proprio (o altrui) sito. Oppure sono io che non ho capito nulla e allora ho meritato un giro a vuoto. Anche se poi il pomeriggio è andato comunque perfettamente.

Non perfettamente invece è andata ai nostri amici dei Bulldogs che riescono anche a superare la devastante sconfitta della settimana scorsa (se non erro 23 punti). Questo week-end la truppa da Cernusco s'insabbia nella non distante Seveso addirittura per 27 a 1. Uno scivolone che sa di caduta sul capocollo direttamente su scalini di marmo. Praticamente un massacro.

Ma infondo, tranne per "il lato B" dello United è stato un finesettimana da dimenticare. Allora, dimentichiamocelo!





C'è chi vince e c'è chi nasce





Uno screenshot del nuovo unofficial blog del Senago


Nel primo caso, con molta (troppa?) fatica lo United che, impegnato nel recupero contro in Novara, ha portato a casa un punticino sul filo degli extra innings. Ovviamente "a caval donato non si guarda in bocca", ma fare gli odontotecnici alle volte può essere anche un diritto: vorremmo vedere una squadra costante e martellante per nove inning. Vorremmo.

Ma per una vittoria che sa di mezza vittoria, una notizia molto bella: dal silenzio più totale sul lato "blog dedicati al baseball" ecco nascere un nuovo punto di riferimento unofficial per i tifosi meneghini, soprattutto per quelli che hanno il cromosoma "Senago" dominante.

Sincero tanto quanto lineare, una nuova piccola luce in un web che praticamente (tranne per i siti ufficiali delle squadre) viene completamente ignorato dal Movimento (non solo milanese).

Quindi una buona notizia e un sincero augurio per questa nuova avventura.






Verona: per un punto Martin perse l'equilibrio







E a Milano anche la pazienza. Ma forse dai propri errori si può imparare qualcosa. O almeno questo si spera visto che lo United continua imperterrito sulla sua strada del lasciarsi scappare la vittoria sotto il naso. Cinque volte, cinque ritorni con le pive nel sacco e tante mani da mangiarsi.

Uno United che non ha forse l’esperienza ancora affinata di chi viaggia a vele spiegate (come meriterebbe) in questa A2 che comunque non lo spaventa. Perché dall’inizio i Riuniti sono stati umiliati sul campo da praticamente nessuna formazione (dalla prima all’ultima in classifica).

Allora il problema è d’aver pazienza davanti a una ciurma che lo scorso anno quasi nella sua interezza giocava ai vertici della Serie B e che forse non ha ancora quell’ampio respiro di chi sa sempre entrare nell’inning con la stessa (o quantomeno simile) personalità. In B si giocava ad alti e bassi. In A2 è richiesta invece una costanza, soprattutto contro chi non ci pensa due volte a mangiarsi gli avversari che tentennano sul piatto e sulle basi. Avere pazienza, cos’altro fare?

Per chi si mangia le mani, c’è chi invece gode senza misura: l’Ares prende solo quattro pappine in Gara 1 contro la squadra cagliaritana (e visto le passate prestazioni quattro punti di distacco non sono nulla) e poi stravince Gara 2 con addirittura una “mercy rule” al settimo per dieci punti. Credo che alla fine Faso e soci siano molto contenti per un pareggio che vale un piccolo passo per avvicinarsi proprio a quel Cagliari che staziona in zona salvezza.

Se al Saini si festeggia in quel di Cernusco si piange: in pieno stile “genio e sregolatezza” ecco che i Bulldogs non riescono proprio a mediare le prestazioni continuando ad oscillare tra “manifeste date e manifeste subite”. E questo week-end il campo ai margini della Martesana ha visto i ragazzi di casa cadere per un tonfo di diciannove (avete letto bene) punti. Purtroppo non ci siamo ancora, soprattutto davanti al fatto che la Serie nella quale i Bulldogs militano richiede un singolo impegno a settimana, quindi senza lo stress di dover schierare lanciatori stranieri e così via. Serve coraggio, attenzione e costanza. In poche parole “testa”.

Una “testa” che negli alti e bassi del baseball meneghino e dintorni sembra alle volte mancare. Ma non demordiamo. Ultima notizia positiva l’ennesimo passo avanti del “lato b” dello United che con la gara con la lanciatissima Juve ’98 ha portato a casa un discreto pareggio (vince la prima e perde in “manifesta” la seconda).

Queste manifeste…serve costanza…serve equilibrio…serve “testa”, appunto.

Varie ed eventuali - Giugno -


MAJOR LEAGUE 3: La Grande Sfida








Director: John Warren
Writers (WGA): David S. Ward (characters) - John Warren (written by)
Release Date: 17 April 1998 (USA) more
Genre: Comedy | Sport



Un film che pochi conoscono e i più ignorano.
Sì, perchè la mitica serie di film chiamati Major League non e altro che una trilogia, solo che visto il successo (assolutamente giustificato) dei primi due episodi il terzo si perse nell'anonimato qui da noi.

Capiamoci. Ovviamente nulla a che vedere con i suoi predecessori, ma alla fine questo Major League Back to the minors è veramente un film godibile, molto divertente e gustabile in una serata tra amici e famigliari.

La versione italiana è uscita sotto il nome di Major League 3 - La grande sfida e fino a poco tempo fa nessuno sapeva di questa pellicola in italiano, ovviamente per quell'insolita tradizione di cambiare il titolo dei film in fase di doppiaggio.

Comunque il cast è ben assortito: dei personaggi storici (oramai nostri amici da quanto ci siamo affezionati a loro vedendo i primi due episodi) si conta un mitico Pedro Cerrano, il giapponese Isuro Tanaka (ripescato in un minigolf), il commentatore Harry Doyle (uno dei veri mattatori del film), l'uomo degli affari Roger Dorn e il catcher Rube "patata" Baker.

La storia regge (anche se molto fantasiosamente) e il tutto, come detto, è molto godibile. Ovviamente nulla di paragonabile ai primi due capitoli della trilogia, ma nemmeno un film da buttare. Anzi, darei una sufficienza più che meritata. Se non altro per le risate che mi sono fatto guardandolo (immortale la scena dello strappo alle gambe del prima base che viene portato via in barella con le gambe divaricate).

Un terzo capitolo per una serie magica e piena di curiosità: il primo Willie 'Mays' Hayes fu interpretato da Wesley Trent Snipes (Blade, Demolition Man etc etc) e invece nel secondo film fu interpretato da Omar Hashim Epps (il medico di colore, collega di Dr. House, tanto per intenderci). Un cambio che di certo non mi era saltato all'occhio (grazie Webba per la dritta). Altra storia vede l'ispirazione per i problemi di lancio di "Patata" Baker provenire dalla vita dietro il piatto del catcher Mack Daniel Sasser, un tempo Mets, Pirates e Mariners. Anche lui pare facesse fatica a lanciare la palla al suo lanciatore. Incredibile, ma vero.

Ritornando al nostro Back To The Minors, proprio un bel filmetto.
Da gustare a cuor leggero. Consigliato.







Fastpitch, bella sorpresa







Un po' come in Batman c'è chi veglia sui nostri sonni.
Alla fine abbiamo tante, troppe cose da fare per curarci di tutte le opportunità che il magico mondo dello sport-web offre. Basterebbe cercare. Ma alle volte non si ha nemmeno tempo di controllare la posta elettronica.

Però c'è un però: il nostro amico Lephio ha segnalato sul forum di Play.it che il sito della Major League Baseball sta fornendo gratuitamente le dirette e le differite delle partite di quella "qualità di softball" chiamato Fastpitch.

Di certo la regia non è come quella delle partite di MLB.TV e i campi non vedono spalti da migliaia di persone, ma è sempre interessante guardare qualcosa che non siano sempre le stesse cose, anche se il Softball non piace (come nel caso del sottoscritto).

Grazie bat-Lephio, sempre in nostro aiuto.





Hardball: dieci e lode





Hardball - Stati Uniti, 2001 - Regia di Brian Robbins - Principali interpreti Keanu Reeves; Diane Lane; John Hawkes; D. B. Sweeney; Mike McGlone.



Semplicemente uno dei migliori film sul baseball che io abbia mai visto. Non esagero per l’occasione. No, questa pellicola dovrebbe entrare di diritto nella collezione degli appassionati del batti e corri trovando il suo posto tra i vari Major League e i film di Kevin Costner.

Un gruppo di ragazzini e un allenatore. Ma questa volta non si gioca con la fantasia: la storia è ambientata tra le case popolari di Chicago dove le gang, armate fino ai denti, contendono a un piccolo paradiso sgaruppato a forma di diamante il diritto di esistere. Perché da quelle parti non c’è tempo per la spensieratezza, per il gioco.

Da un altro inferno (quello delle scommesse clandestine e dei concerti di dita spezzate) salta fuori proprio il nuovo allenatore (Keanu Reeves) che si prenderà carico della vita di questo gruppo di ragazzini più amanti delle parolacce che dello sport in generale.

Lui non li vuole perché per prima cosa non vuole cambiare vita, cosa necessaria quando si viene a contatto con la forza prorompente della gioventù. Una maestra dal ghetto ed eventi più o meno tragici cercheranno d’indicargli la via, cosa comunque molto difficile.

Ottima storia (storpiata dall’autobiografia di Robert Muzikowski, scrittore che poi fece causa alla Paramount Pictures, vincendo, per essere stato rappresentato come un giocatore d’azzardo finito a caso su di un campo da baseball, cosa totalmente contraria alla realtà dei fatti). Ottimo cast a partite da Reeves e poi anche ottima regia che ha sapientemente tolto quella patina troppo “fantasiosa” a una storia ambientata nel ghetto.

Assolutamente da vedere. Con un avvertimento: munirsi di numerosi fazzoletti, possibile caduta improvvisa di lacrime.

Partite Giugno - Milano e provincia




Eccoci qua per il secondo anno a fornirvi tutte le date delle partite che si svolgeranno mensilmente sul territorio di Milano e provincia. Questi sono i primi appuntamenti segnalati per il mese di Aprile.

Ovviamente, come sempre, Milano Strike Out non prende la responsabilità se i dati pubblicati fossero sbagliati o all’ultimo momento modificati.

Tutte queste informazioni vengono raccolte dai siti ufficiali dei vari clubs.
Quindi, prima di mettervi in viaggio, controllate l’effettiva presenza della sfida.
A fine pagina troverete tutti i riferimenti telefonici per chiedere informazioni.

Buon baseball a tutti.


Sabato 6 giugno

Rho United vs Ares
Orario: 15:30 e 20:30
Luogo: Centro Sportivo Molinello, via Trecate, Rho

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Domenica 14 giugno

Cernusco Bulldogs vs Seveso CABS
Orario: 15.30
Luogo: Centro Sportivo comunale Via Buonarroti - Cernusco S/N, Milano

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Domenica 21 giugno

United vs Redipuglia
Orario: 10:00 e 15:30
Luogo: Via Per Cesate 3 Senago (MI)

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Info e contatti:


Milano Baseball 1946: 02-7386536 (sede sociale) oppure 02-47996783 (campo)
Ares Milano Baseball: 328-8514858 (segreteria) oppure 02-7562741 (campo)
Senago: 02-99480275
Seveso: 348-352310 oppure 0362-524777 (presidenza)
Bollate: 02-3503195 (campo) oppure 348 3329724 (presidenza)
Rho: 02-3562908 (campo)
Cernusco: 02.92110162 (sede sociale) oppure 02.9240611 (campo)